mercoledì 9 dicembre 2009

pazienza e impazienza

Oggi sono entrato in un ufficio postale per pagare una bolletta. C'erano tante persone anziane, ed erano lì tutte per la pensione.
L'impiegato allo sportello ripeteva ad ognuno che oggi le pensioni non si potevano pagare, pare che il denaro non fosse stato consegnato alla filiale.
Ma parecchi di quei pensionati non tornavano a casa, dopo la risposta, restavano lì.

Mentre attendevo il mio turno, ascoltavo brandelli di discorsi: stavano lì -erano ormai le 13- in attesa di un provvidenziale arrivo del portavalori col denaro delle loro pensioni. O di uno straordinario versamento che consentisse, non si sa come, all'impiegato di disporre del denaro per quelle pensioni.
Senza rabbia, senza acrimonia: lì, in attesa di qualcosa.
La mia impazienza per l'attesa del mio turno è evaporata, di fronte a quei pazienti, esasperati pensionati.

Sono uscito dall'ufficio, dopo un po'. Dietro la mia auto, si è avvicinato, per parcheggiare al mio posto, un signore che, contemporaneamente: fumava; parlava al cellulare; masticava una gomma; lampeggiava con gli abbaglianti.
Sono sceso, più che altro per controllare quante mani avesse.
Due,pareva.
L'impazienza mi è tornata.

1 commento:

Donatella ha detto...

carissimo
comincio con restituirle l'esperienza a dir poco analoga ma con un risvolto che sa di "colpo di scena". Anch'io ero alla posta ed erano circa le 12 del mattino, dovevo pagare dei bollettini ma la coda numerosissima di anziani in attesa della penzione non mi faceva sperare a nulla di buono. Sono le 13 e la mia pazienza da in assoluto segni di cedimento. Tanti anziani sono lì che attendono dalle 10 del mattino e con un atteggiamento così dimesso e docile che dovetti abbandonare mio malgrado la mia impazienza. Ma il più bello deve ancora arrivare. Il funzionario dello sportello postale testualmente afferma: Signori, non ho più abbastanza contante per farvi riscuotere le pensioni. Posso solo riscuotere i pagamenti. Un boato alla posta tabaccaro sita in Marsala (Tp) esplode di dissensi e di frustrazioni. Un'anziana abbastanza insofferente esordisce dicendo:se noi non possiamo riscuotere neanche gli atri devono versare!!! Che cosa mi sia passato in testa in quel momento è difficile da spiegare. Un misto tra rabbia, sofferenza, sbalorditismo, confusione... Tutti sentimenti che mi facevano sentire frustrata. Ho deciso impulsivamente di dire...BASTA!!!! Ho detto: <>. Ricordo intanto che era 1 ora che ero lì. Il funzionario continua a dirmi che non mi avrebbe fatto pagare. Io urlo qualcosa come: lei perchè non lo diceva prima che non mi avrebbe fatto pagare??? Lei, caro funzionario, intorno alle 13.00 ha detto che avrebbe gestito i pagamenti di chi era già a turno!!! Chi, ovviamente, fosse arrivato dopo le 13.00, no! Con la ugola e la carotide che erano lacerate... Il funzionario abusando del suo potere continua dicendo. No io non faccio pagare più. Io continuo dicendo<>. Abbreviando. Chiamo i carabinieri, schifandomi da sola perchè sicuramente le forze dell'ordine non dovrebbero essere coinvolte in faccende di codice civile perchè è insito che ognuno di noi dovrebbe possederlo. Spiego la faccenda, arriva la volante, i carabinieri rimproverano il funzionario ed io alle 14.15 pago e tanti saluti. La domanda è... Perchè si è dovuti arrivare a quel livello??? Perchè si abusa gratuitamente del cittadino "pecorone" come me che fa la fila??? Buon Natale! D. C.