giovedì 28 maggio 2009

(non è) una storia italiana

Finalmente, la generazione dei quarantenni, praticamente condannati a fare gli eterni secondi e gli eterni portaborse e gli eterni attendenti in lista d'attesa, batte un colpo.
Un ragazzo quasi quarantenne, con poca esperienza specifica, però dotato di intelligenza, cultura e garbo, politicamente progressista, cui viene affidata un'impresa di valore e dalle grandi aspettative, e che quelle aspettative -anzi: più di quelle aspettative, mettendoci in aggiunta l'intelligenza la cultura il garbo suoi propri- realizza.
Ah, beh, certo: non è una storia italiana.

domenica 24 maggio 2009

sabato 23 maggio 2009

dai padri fondatori alle interiezioni

"Sto veramente pensando ad un disegno di legge di iniziativa popolare - ha aggiunto Berlusconi - per diminuire, che so, a 300 il numero dei deputati e a 150 il numero dei senatori".
Lo leggo qui.
Il "che so" è, naturalmente, la cosa più notevole.

sabato 16 maggio 2009

Facebook sì, Facebook no

Dunque, mentre l'assessore regionale De Anna conduce la sua battaglia perché i dipendenti regionali non accedano a Facebook in orario di lavoro (vabbè, magari in pausa pranzo sì, dice Renzo Tondo), l'Assessore al Comune di Pordenone Loris Pasut dice che tale impedimento è già in atto per quel che riguarda gli uffici del capoluogo in riva al Noncello. I motivi, a quel che si comprende, sono legati alla sicurezza ed ai rischi di pirateria informatica.Può essere, chi lo sa.
In ogni caso, mi pare che la questione-Facebook apra spazi di riflessione: sono sottese dicotomie di relazione con la Rete quali pubblico/privato,casalingo/lavorativo; dicotomie che rimandano a definizione antropologiche degli spazi dell'esistenza che sembrano stressare molto la sfera dell'esperienza individuale. Ma la Rete non servirebbbe, invece, a definirla in modi nuovi? Guru gangherologi, abitatori dei nuovi territori, battete il vostro colpo! Illuminateci!

venerdì 15 maggio 2009

finalmente cattivo

Ti vedi come una persona normale.
Hai avuto la tua giornata, fatta come le giornate di tanti.
Il lavoro, con i momenti buoni e quelli irritanti, con le scadenze improrogabili ed i dubbi sul futuro.
Hai fatto i tuoi conti per il mese: il mutuo, le bollette, lo stipendio che riceverai, quanto vorresti mettere da parte per le vacanze di quest'estate.
Hai voluto bene alla persona cui vuoi bene. In qualche momento no, avresti voluto litigare. Forse poi l'hai fatto, e te ne dispiace, forse non l'hai fatto,e magari te ne dispiace.
Hai visto mille cose che vorresti comprare. Forse due che ti servono.
Hai visto cento donne che vorresti desiderare. Magari quella da amare no, o ce l'hai già e non te ne ricordi, non sai.
Hai mangiato di fretta, bevuto qualche caffè di troppo.
Sei tornato a casa.
La sera, ti fermi sul divano a televisore spento.
E'l'ora in cui potrebbero visitarti i fantasmi delle cose non fatte, i desideri delle cose da fare, i rimorsi delle cose che non sarai.
Invece no.
Invece, ti scopri finalmente cattivo.

martedì 12 maggio 2009

non completamente gratuito

Non voglio entare nella questione di merito,ma dall'articolo di Domenico Pecile sul "Messaggero veneto" di oggi a proposito del divieto di accedere a Facebook in orario d'ufficio per i dipendenti regionali, m'incuriosisce questa dichiarazione di Elio De Anna:

"oltretutto Facebook non è completamente gratuito e questo potrebbe creare, dunque, problemi di ordine giuridico".

La domanda, ovviamente, è: cosa vuol dire che "non è completamente gratuito"?

lunedì 4 maggio 2009

Patrem esse interest

Certe his debus compertum habeo patrem, pleno ac gravi sensu huius verbi, esse magni interesse, si tibi res publica cordi sit.

sabato 2 maggio 2009

mutati

Tres anni sunt hodie a primo meo die in consilio urbis Portinaonensis. Quantum mutati ab illis!