venerdì 28 novembre 2008

la "Bacchelli" a Tavan: è fatta!

La notizia è di oggi pomeriggio, un'"Ansa" delle 17.50, ma adesso sono rientrato a casa e adesso la scrivo: il Consiglio dei Ministri ha approvato la concessione dei benefici della legge "Bacchelli" a Federico Tavan. A un anno esatto dalla presentazione in Comune della mozione che ha avviato tutto, una notizia meravigliosa!
Tante persone sono da ringraziare, ma a me in particolare preme ricordare, senza che degli altri nessuno s'offenda, la forza testimoniale di Paolo Medeossi,la paziente fatica di Pierluigi Cappello, la visionarietà di Danilo De Marco,la passione di Aldo Colonnello, la discrezione di Andrea Comina, l'ardore di Ida Vallerugo e la volontà di portare il cuore oltre l'ostacolo di Gianni Zanolin.
Aver presentato nel Consiglio comunale di Pordenone la mozione "apripista"...beh, è di quelle cose che danno un senso ad un impegno, per piccolo che sia, in politica.

P.S. Il comunicato ufficiale è questo qui.

giovedì 27 novembre 2008

splendidi quarantenni

Va bene, è vero: un po' più di fatica a correre dietro ai bambini, meno scioltezza nello smaltire serate di cibo pesante, qualche indulgenza di troppo nelle proprie abitudini.
Però anche, con sorpresa, il ritorno di una sacrosanta intransigenza rispetto all'importanza delle cose importanti; la capacità di contare fino a far passare lo spazio della reazione irriflessa; l'urgenza di non sprecare, ma anche di non risparmiarsi.
Ecco, sto diventando vecchio, e non è, del tutto, un male.

martedì 25 novembre 2008

consiglio comunale del 25 novembre e agenda del territorio

Capita, qualche volta, che appuntamenti tra loro diversi, programmati in occasioni e modalità tra di loro indipendenti, lascino rivelare un elemento di continuità, un'aggiunta di significato che li illumina. A me pare questo valga per tre appuntamenti istituzionali di ieri, che si apparentano nel delineare possibilità per il futuro di Pordenone e del suo territorio. Prendiamone nota.

La mattina, il primo appuntamento.
Inaugurazione dell'anno accademico del Consorzio Universitario di Pordenone: tempi di magra, come si sa, ed il Rettore di Udine mette in evidenza luci ed ombre: tra le quali ultime, non solide certezze sul futuro. Giovanni Pavan e Sergio Bolzonello (uno dei pochi politici presenti) mettono in chiaro che il Consorzio andrà comunque avanti, ma certo la difficoltà manifestata esplicitamente da quello che è uno dei riferimenti storici mette in gioco la necessità di riflessioni sulla vocazione dell'alta formazione a Pordenone.

Il pomeriggio, secondo appuntamento: il Comune e Ascom si pongono il problema del rilancio del commercio nel centro città. Anche qui, situazioni critiche e possibilità.

E poi, la sera, il terzo appuntamento, il Consiglio comunale, dove viene riaperta la consultazione per il progetto di viabilità nell'area della stazione: un progetto che cambierà il modo di vivere una parte fondamentale della città.

Tre questioni importanti, un momento critico, alcuni dati di partenza e molte possibilità da giocare. Una specie di agenda molto concreta (aggiungiamoci altre cose di questi giorni: il lavoro, la sua precarietà e la sua mancanza; la questione della sanità; i lavori per la biblioteca multimediale; la ripresa del progetto "Internet gratis") che si viene a porre sotto i nostri occhi.

giovedì 20 novembre 2008

voluptas docendi

Adulti che aspettano in fila, con grande pazienza in realtà, per parlare con altri adulti. Per parlare di ragazzi.
E' il colloquio pomeridiano che, una volta per quadrimestre, noi insegnanti facciamo con i genitori dei nostri allievi, i loro figli. Nonostante tante rappresentazioni cinematografiche ne abbiano fatto, in un recente passato, una sorta di farsa (penso al film di Luchetti, ad esempio), io lo trovo un momento importante dell'anno scolastico, di quelli nei quali da persone di buona volontà, quindi limitate e fallibilissime, cerchiamo di comunicare fuori dalle retoriche televisive quello che ci preme sugli inafferrabili ragazzi con i quali viviamo.
E' fatica, è ricerca di parole tutte da scrivere e dire, è qualche volta toccare le proprie zone d'ombra, tutto quello che volete: ma è una situazione, non so spiegarmi meglio, "vera".

Oggi, poi, sono andato a colloquio accompagnato dall'ammirazione che nasce per la capacità che ha la scuola di produrre meravigliosi nonsensi, nella nostra società produttiva ed efficiente: un caffè bevuto con quella che chiamerò J.M., una ex allieva del Liceo, che, con una laurea specialistica in Ingegneria in tasca, ha scelto però di fare l'insegnante. Scelto, capito? Non patito.
E non è l'unica, di queste fortunate creature, alcune delle quali mi capita di annoverare tra ex allievi, ex allieve. Magari a qualcuno tutto apparirà patetico, o a qualcuno parrà bene di poter, in qualche modo, sfruttare questa voluptas docendi.
Magari. Io, invece, sento il profumo di una sensatissima utopia.

mercoledì 19 novembre 2008

notizie così e cosà

Tre anni di calo dei consumi, più colf che impiegate nel 2012, dicono oggi i giornali. Ed anche in terra di Naon, pochi scherzi: una delle aziende più note chiude bruscamente l'attività.
E poi leggiamo questo.
Nello stesso giorno. Negli stessi giornali.
Tesori d'arte e cultura disponibili, e tanta disperazione. Qualcosa di difficile da pensare, e sopportare.
Credo bene che per i politici che stanno in scena sia meglio discutere di vigilanza Rai.

L'arte del bigliettino

Com'è noto, quando si mandano bigliettini, a scuola, bisogna aver sempre cura di distruggerli! Ma a quanto pare...

martedì 18 novembre 2008

Internet, comunità e Portus Naonis

Quasi trecento persone, stamane, alla Casa dello Studente di Pordenone, per questo convegno. Intenso nei ritmi ed ovviamente, per la diversità dei punti di vista e delle esperienze, variegato; proprio per questo, utile per farsi un'idea di come l'argomento Internet-comunità-territorio sia sentito e declinato nella terra di Naon.
La parola più usata è stata, e credo non sia un caso, "comunità": l'hanno usata i politici, ma anche il Direttore del Consorzio Universitario, anche gli uomini d'azienda.
In questo senso, mi ha fatto piacere introdurre la sezione della mattinata sui social networks, con le belle riflessioni di Sergio Maistrello ed Enrico Maria Milic proprio sulle caratteristiche, e su alcuni interrogativi critici connessi,delle reti sociali. Mi è piaciuto soprattutto notare come entrambi abbiano dato, nello sviluppo delle loro riflessioni, valore centrale alle cornici narrative che saldano le vicende che si svolgono in Rete. Ciò che avviene in Rete, insomma, non si sottrae al fatto di essere parte di una storia, cioè di qualcosa che porta con sé il senso di una narrazione e delle sue regole.
E, si sa, le storie fondano le comunità.

i consigli comunali di novembre (10 e 17)

Interlocutori, e questo è tutto; da segnalare solo per le scintille, legate a ruggini antiche, tra Nicola Conficoni e Sergio Bolzonello, e per la discussione e l'approvazione, all'unanimità, della mozione di solidarietà alla popolazione del Tibet, presentata, qualche tempo fa, da Raffaella Powell.

martedì 4 novembre 2008

vorrei Jacques Derrida (il titolista continua)

Ecco, uno legge la prima pagina di Libero di oggi, con l'associazione tra segreto dell'urna e abolizione recente della schiavitù in America, corroborata dall'editoriale del direttore, e vorrebbe avere ancora qui Jacques Derrida a dargli lumi sulla deriva del significato...
P.S.: per il titolista: i venticinque lettori scarsi forse ricorderanno che a settembre, definivo come la più triste occupazione a me nota fare il titolista di...