Quasi trecento persone, stamane, alla Casa dello Studente di Pordenone, per questo convegno. Intenso nei ritmi ed ovviamente, per la diversità dei punti di vista e delle esperienze, variegato; proprio per questo, utile per farsi un'idea di come l'argomento Internet-comunità-territorio sia sentito e declinato nella terra di Naon.
La parola più usata è stata, e credo non sia un caso, "comunità": l'hanno usata i politici, ma anche il Direttore del Consorzio Universitario, anche gli uomini d'azienda.
In questo senso, mi ha fatto piacere introdurre la sezione della mattinata sui social networks, con le belle riflessioni di Sergio Maistrello ed Enrico Maria Milic proprio sulle caratteristiche, e su alcuni interrogativi critici connessi,delle reti sociali. Mi è piaciuto soprattutto notare come entrambi abbiano dato, nello sviluppo delle loro riflessioni, valore centrale alle cornici narrative che saldano le vicende che si svolgono in Rete. Ciò che avviene in Rete, insomma, non si sottrae al fatto di essere parte di una storia, cioè di qualcosa che porta con sé il senso di una narrazione e delle sue regole.
E, si sa, le storie fondano le comunità.
martedì 18 novembre 2008
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