mercoledì 31 ottobre 2007

Consiglio Comunale del 29 ottobre

Rimandando come sempre ai servizi dei due quotidiani locali ( ricordando che qui si possono leggere le delibere di Giunta e Consiglio), aggiungo comunque che il momento centrale della discussione si è avuto a riguardo della delibera del nuovo accordo con l'Italgas per la fornitura alla città: un accordo che, in sostanza, oltre a riconoscere alcuni benefici economici e strutturali alla città, pone fine ad anni di contenzioso con il fornitore.
Di un certo interesse, per la questione implicita, l'interrogazione all'Assessore Zanolin posta dal consigliere forzista Verdichizzi in merito ai flussi demografici nella città. L'Assessore, nella risposta, ha tratteggiato le linee di una mobilità, in entrata ed in uscita, abbastanza sostenuta, che costituisce, in effetti,a rgomento su cui riflettere.

a Milano (parte seconda)!

Il Prodi che parla al popolo del 27 ottobre è tirato, determinato, spigoloso. Rassicura tutti sulla sua volontà di andar dritto, e rivendica il proprio ruolo nella storia del PD, richiamando la stagione ulivista del 1995/1996. Sull'operato di governo, il messaggio è chiaro: si sta lavorando bene, è in corso un risanamento, bisogna comunicare meglio.
Ma è un giorno di festa, giusto? Ed il Professore parla troppo a denti stretti.

Veltroni, che deve aver provato il discorso più volte (ad un certo punto si esibirà nel citare a memoria una lettera giuntagli) svolge un ragionamento che potremmo definire ecumenico, in linea, del resto, con la situazione. Gli elementi essenziali, a mio avviso, sono stati:
1) l'indicazione di un metodo: ogni decisione fondamentale, per quel che riguarda una carica, nel PD, deve passare per le "primarie";
2) l'idea che il Paese ha diritto alla governabilità ed alla chiara scelta degli eletti, il che vuol dire che il sistema elettorale più adatto dovrebbe essere maggioritario con ballottaggio, anche se le intese, al momento attuale, si potranno trovare su modelli diversi (proporzionale con correttivo maggioritario);
3) l'idea che ognuno entra nel PD con la sua storia, ma che da oggi ne comincia una nuova.

Non vado oltre, sul sito del PD trovate gli interventi, i filmati, ed anche le notizie d'agenzia relative alle polemiche apertesi alla fine in merito al "dispositivo" che ha orientato la costituzione delle tre Commissioni di lavoro e tempi e modalità per la formazione della dirigenza periferica.

Qui, torno a raccontarvi invece dell'aria che ho respirato attorno a me dopo i due interventi principali, mentre sul palco si susseguivano, puntigliosamente cronometrati dall'impeccabile Anna Finocchiaro, altri interventi un po' meno fortunati quanto a disponibilità del pubblico (un vizio della vecchia politica dal quale auspico ci si liberi: chi parla ha diritto di essere ascoltato!). L'aria, appunto, era di sana contaminazione d'esperienze, di curiosità e di aspettative.
Buffo, in un certo senso.
Perché eravamo lì pieni di aspettative a riguardo del Partito Democratico.
Ma il Partito Democratico siamo noi!

lunedì 29 ottobre 2007

A Milano! (parte prima)

Sei meno un quarto di mattina. Pordenone è placidamente vuota, la temperatura, dopo la pioggia della sera precedente, si è alzata ed un velo leggero di bruma aleggia sull'asfalto.
Comincia così, sabato 27 ottobre, la mia giornata di "costituente del Partito Democratico".
Con Walter Manzon raggiungiamo Portogruaro, dove c'è l'appuntamento con la corrierina oganizzata per trasportare il grosso dei costituenti del Friuli-Venezia Giulia. Il viaggio attraversa l'arrivo del giorno; il sole lo troviamo all'altezza del tunnel autostradale sotto Monte Berico, e ci sostiene fino all'arrivo alla Fiera Nuova di Milano.
Arriviamo alle 10.30.
La Fiera di Milano sta a Rho, e mostra bene i segni dell'opera da completare: non nella sua struttura, e nemmeno nella linea metropolitana, nuova ed efficiente, ma negli svincoli autostradali ancora da perfezionare e nei lavori giganteschi per la nuova stazione ferroviaria.
Il Padiglione 16 si raggiunge percorrendo il lungo corridoio centrale, ricoperto da una vetrata, che fa molto aereoporto. Man mano che ci avviciniamo, le segnalazioni si fanno più riconoscibili; cartelli dominati da uno sfondo verde leggermente pastellato -quello che va di moda quest'anno, per capirci.
Ci siamo. Il Padiglione è un hangar immenso, vanno e vengono un sacco di persone. Ci accreditiamo ed entriamo...
...e troviamo una marea di gente. Ci sono due tribunette, una platea centrale già zeppe di persone; alle spalle del palco ci sono dei maxischermi che proiettano immagini dalla sala. A parte la prima fila dei leader politici più in vista, poi c'è un sacco di contaminazione. Vedo, ad esempio, che Luciano Violante e Sergio D'Antoni si acomodano per terra, davanti al palco.
Noi, naturalmente, si sta in piedi.
In piedi assistiamo ai due momenti fondamentali della giornata, il discorso di Romano Prodi (che parla dalle 11 alle 12) e, naturalmente, quello di Walter Veltroni (che parla dalle 12 alle 13,10): ma su questo, vi scrriverò un altro post nel corso della mattinata.

venerdì 26 ottobre 2007

post-bamboccioni

Collegio docenti in una giornata di pioggia, in un auditorium tiepido e con le luci appena smorzate. Al termine, breve chiacchierata con una mia collega (filosofa) sulla strana condizione di noi quarantenni-di-oggi, non più bamboccioni e non ancora che altro, costretti a inventarci sul lavoro, nelle relazioni familiari, nelle relazioni genitoriali forme e soluzioni che prima, onestamente, non c'erano.
E così, parlando, un abbozzo d'intuizione che stravolge certe mie più cupe riflessioni di tempi passati: in fondo a noi, quarantenni-di-oggi, è stato regalato del tempo nel quale coltivare ancora delle possibilità di reinvenzione di parti delle nostre vite. Starà a noi decidere se usarlo per mandare a monte relazioni, matrimoni, patrimoni familiari, immagini di sé, od usarlo -quanto e come esso sia- per cercare di essere migliori attingendo alla riserva dei nostri desideri, delle nostre inclinazioni. Ma ce l'abbiamo la coscienza di questa responsabilità, noi cresciuti nei fatui anni Ottanta?

mercoledì 24 ottobre 2007

22 ottobre, Consiglio Comunale

Il Gazzettino di oggi rende conto dell'evento conclusivo del Consiglio Comunale di lunedì 22, ovvero la votazione sulla mozione del Centrodestra in merito alle minacce anonime al Cardinal Bagnasco ( vedete qui ). Che dire?
La discussione, riavviata verso le 22, ha vissuto i suoi picchi non tanto in merito alle questioni del laicismo, del ruolo della Chiesa cattolica, dell'impegno politico dei cattolici, bensì quando i miei giovani colleghi Alessandro Corazza e Mario Bianchini hanno detto, senza perifrasi, che la mozione aveva un carattere puramente strumentale. Si sono beccati un po' di frecciate (specialmente da Elena Coiro, molto in forma lunedì anche in merito alla delibera sulle forme di convocazione pubblica della Giunta comunale), ma hanno toccato una questione vera, che è quella della sostanza di quanto si fa in Consiglio Comunale.
Dopo di che, in sede di dichiarazione di voto, Andrea Cabibbo ha sostanzialmente replicato le argomentazioni di lunedì 15, sulle quali ero intervenuto. Argomentazioni fondamentalmente basate su un'equiparazione tra "cultura di sinistra" (quale?) e anticlericalismo.
A questo punto, non ho avuto dubbi: ho votato contro anch'io.
E spero, caro Andrea, che si riesca a parlare di queste cose senza dover spendere dichiarazioni per una visibilità. Hai, caro Andrea, strumenti, intelligenza e pazienza che ti assicurano una credibilità politica senza confondere, perdonami se te lo dico, le cose di Cesare con le cose di Dio.
E sufficit malitia diei.

giovedì 18 ottobre 2007

anch'io padre costituente (democratico)!

Mi rendo conto che non si tratta di una notizia epocale...
Comunque, grazie al premio per il buon affluso alle urne nel Collegio 10 del Friuli-Venezia Giulia, anch'io, come capolista della "Lista Letta", sono stato eletto tra coloro che il 27 ottobre, a Milano, costituiranno il PD.
La cosa, giunta del tutto inaspettata, mi fa -devo dirlo- davvero piacere. E per essa devo ringraziare (loro sanno perché) soprattutto Mario Bianchini e Francesco Corazza.
Oltre che, naturalmente, le 750 persone di buona volontà che hanno sostenuto Enrico Letta, votandolo, nel mio Collegio.

martedì 16 ottobre 2007

consiglio comunale del 15 ottobre

Mentre si fonda il PD, la vita del Consiglio comunale continua.

Va da sé che la seduta di ieri (15 ottobre) era fortemente attraversata dagli umori contrastanti relativi all'esito delle primarie, e che ovviamente gli "osservati speciali" erano consiglieri e assessori provenienti dalla Margherita...ma su questo, potete leggere le puntuali cronache del Messaggero e del Gazzettino.



Dopo la serie delle interrogazioni, si è arrivati alle mozioni, e tra le mozioni si è giunti ad aprire la discussione su di una risalente alla tarda primavera e dalla storia travagliata.

Si tratta della cosiddetta "mozione Bagnasco", si solidarietà appunto al Monsignore che aveva ricevuto, per posta, minacciose pallottole. Presentata dai Consiglieri della Margherita, sottoposta a varie tarature nel corso di incontri di maggioranza, la mozione era stata poi ritirata a seguito del ridimensionamento del caso specifico (scoperta del mitomane autore delle minacce).

Ma qui, colpo di scena: i gruppi consiliari della CdL hanno ripreso e fatta propria la mozione, che ieri sera è dunque giunta in discussione, presentata dal Consigliere di Forza Italia Andrea Cabibbo.


Dopo una prima, tutto sommato pacata, indicazione dei motivi della validità della proposta, il giovane collega forzista (credo per foga polemica) si è avventurato per una strada un po' più perigliosa, volendo per forza distinguere tra ideologie di sinsitra e laiciste e visione cattolica, con tanto di corredo d'immagini e precedenti storici che ha ricordato l'Antonio Socci dei tempi di Excalibur.


Mi sono permesso d'intervenire.

E ribadisco.

Caro, puntiglioso e attento collega Cabibbo, il cristianesimo non è totalmente identificabile con la sua storia in senso antropologico, e se così fosse, sarebbe anch'esso ideologia, perderebbe la sua carica di alterità metafisica.
E, nella società in cui viviamo, non ha senso rimpiangere antichi tempi in cui la società "era" cristiana: meglio pensare -come fece Dietrich Bonhoeffer a Tegel- ad un cristianesimo "adulto", cristianesimo d'elezione, fondato più sui sofferti silenzi che sulla presenza di Dio. Meglio, come il preticello deriso di Caproni, pregare non "come piace credere al mondo, perché Dio esiste", ma, "come uso soffrire io, perché Dio esista", ed accettare di fondare la coesistenza nella società su un denominatore umano comune, avendo rispetto della propria precaria, e sempre soggetta all'alea della reversibilità, scelta di fede.

Mi è costato, l'intervento, perché è un po' troppo personale. Ma credo dovessi.
P.S.: firmata da tutti i capigruppo, ho presentato la mozione per la concessione dei benefici della "legge Bacchelli" al grande poeta Federico Tavan. Ringrazio, dunque, pubblicamente:
Francesca Cardin (VivoPordenone); Monia Giacomini (Verdi-PdcI-RC); Elena Coiro (AN); Flora Bomben (Margherita); Giordana Panegos (Lista Bolzonello-Il Fiume); Daniele Caufin (Lega Nord); Giuseppe Pedicini (Forza Italia); Orazio Cantiello (Gruppo Misto); Nicola Conficoni (DS).

politica e antipolitica

Tre-milioni-e-qualcosa di persone che hanno votato alle primarie "per" il Pd, in un momento di stanco entusiasmo per il governo e per la classe politica in generale, sono qualcosa di straordinario, una sorta di gesto di speranza che il ceto dirigente del neonato partito farà bene a prendere in seria attenzione, per il carattere ultimativo che mi pare di scorgervi.
Mi spiego: al termine di più di dieci anni di approcci, siamo arrivati a questa nuova formazione politica. Ora, nel giro di poco, pochissimo tempo, credo che si debbano dare risposte alle aspettative di chi ha votato, che sono aspettative di discontinuità: nei modi di fare politica, nei modi di organizzare la partecipazione politica, nei modi di rappresentare le esigenze politiche.
E qui sta il crinale stretto. Saprà, una classe dirigente che è in larga parte già navigata, avere la freschezza e la lngimiranza per guardare in queste direzioni? Lo vedremo presto.
In questo senso, ha ragione Mauro A. Del Pup nel suo commento al post di ieri (15 ottobre) di Francesco Russo: attenzione, la tribù dei "grillini" tacciata di antipolitica e i tre-milioni-e-passa delle primarie sono la stessa cosa, due facce di una medaglia che recita chiaramente il proprio testo, che è quello del rinnovamento della politica all'insegna della partecipazione, anche con forme nuove.
E già che ci siamo: i segretari eletti, a livello regionale, sono i segretari del PD.
Sono dunque, per chi nel Pd vuole riconoscersi, i "nostri" segretari. Non "dei nostri" o "dei loro": questa è la storia di prima.
E quindi, in Friuli-Venezia Giulia, buon lavoro a Bruno Zvech.

martedì 9 ottobre 2007

questa mattina...

...al termine delle lezioni, nel parcheggio davanti al mio Liceo, c'era un simpatico gazebo, con dei simpatici giovani che distribuivano simpatici volantini ed opuscoli relativi alle primarie del PD.

Il simpatico opuscolo, a sostegno di uno dei simpatici candidati alla segreteria regionale del suddetto PD (la vera battaglia politica in corso...), indicava che a sostenere il candidato era la simpatica formazione giovanile afferente ad uno dei simpatici partiti fondatori.

Mi è sembrato straordinario che qualche ragazzo non abbia buttato, come la maggior parte degli altri, opuscoli e volantini nei cestini dei giardini del Centro Studi (atto, comunque, di civismo), ma che addirittura abbia provato a leggerli! E poi si pensa male dei ragazzi!

Insomma: ormai vada come deve andare, il 14 ottobre sarà fondamentalmente un regolamento di conti. Sic transit gloria mundi.
Ma c'è anche il 15 ottobre, e ci sono i ragazzi che comunque volevano capirci qualcosa...

venerdì 5 ottobre 2007

anch'io vittima del "sistema"!

Sull' esclusione di liste che sostengono Francesco Russo come candidato Segretario del Pd in Regione (accidenti, proprio nel Collegio di Pordenone!), leggete il post dal blog di Francesco (http://www.francescorusso.it/): che bello, sono anch'io un casus belli!
E complimenti a tutti gli autori del garbuglio!

giovedì 4 ottobre 2007

la blindatura delle liste nel PD

Mauro A. Del Pup nel suo blog invitava, qualche giorno fa, a riflettere sulla "blindatura" delle liste dei candidati all'elezione per l'Assemblea regionale del futuro, si spera davvero, Partito Democratico.
Che dire? Caro Mauro, hai ragione; le liste sono costituite a partire da un elemento di metodo abbastanza contestabile (e che in effetti il centrosinistra ha contestato nell'altra sua applicazione, quella delle liste per l'elezione nei due rami del Parlamento).
Potevamo aspettarci qualcosa di diverso? Potevamo sperarlo, soprattutto noi che aspiriamo ad una forma-forza politica che esprima più aree di pensiero che gerarchie; ma era ragionevole attenderci che i soci fondatori (DS e Margherita) facessero anche quest'altro passo indietro? La mia frequentazione degli ambienti della politica dice che è già una gran cosa l'aver accettato di mettersi in gioco per questo nuovo contenitore, e che rispetto alle blindature asfittiche dei congressi di partito questa è già una novità.
Magra consolazione, dirai, Mauro. Forse, hai ragione.
Nel mio piccolo, ho deciso di fare qualcosa non rimanendo fuori, ma giocando la partita accettando il pallone, il campo di gioco e le regole degli altri (per cui, sono in una lista "bloccata" anch'io: ma alternative non c'erano!): mi (spero) smarco sostenendo un candidato non di nomenklatura, e un 'idea "aperta" del Partito che, una volta formalmente avviato, sarà da costruire. E questo sarà un diverso paio di maniche. Sperando che il tempo ci sia.

mercoledì 3 ottobre 2007

tornano gli esami di riparazione!

Non c'è da stupirsi, è da quando è stato emanato il decreto sull'ammissione all'Esame di Stato (fine maggio) che la cosa era nell'aria, anticipata a luglio da articoli sul Corriere e sul Sole-24 ore: con un nome diverso, con formula diversa dal passato, tornano gli esami di riparazione.
Ecco l'articolo: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2007-sette/scuola-2007-sette/scuola-2007-sette.html



Ed ecco il link ad un intelligente articolo di Marco Lodoli sull'argomento (caspita, era il giorno 1 agosto, ero in Calabria e la mia vita era tutt'altra cosa da quello che ora è...):
http://www.nuovafrontiera.altervista.org/modules.php?name=News&file=article&sid=15 .

Insomma, come Lodoli, penso che la cosa abbia un senso. Senza intenti punitivi, senza enfasi. Vediamo di coglierla negli aspetti positivi, e di essere sensati. Vediamo, per esempio, di dare alle scuole gli strumenti finanziari per organizzare vere attività di recupero.

martedì 2 ottobre 2007

Segnalazione libraria

Dopo Il sopravvissuto, libro tremendo e necessario sulla scuola, Antonio Scurati torna con Una storia romantica. Oggi lo vado a comprare, intanto vi linko una segnalazione:


http://www.webster.it/libri-storia_romantica_scurati_antonio_bompiani-9788845259623.htm

dico anch'io la mia sul PD!

Tanto, lo fanno tutti, no?
Io faccio parte della congregazione dei folgorati dell'ultima ora...
Al ritorno dalle vacanze estive in Meridione, in un pomeriggio d'agosto di quelli attraversati da un sole pigro e paralizzante, mi son detto che era, per me, poco sensato esprimere riserve su questo progetto (e quante ce ne sarebbero...le ho scritte nel mio blog "politico") standomene fuori.

Le cose sono poi adate insieme. Mi è piaciuto il contributo, anche generazionale, della proposta di Enrico Letta, ed ho trovato in Regione un candidato alla Segereteria del Friuli-Venezia Giulia, Francecso Russo (http://www.francescorusso.it/) che esprimeva bene la mia istanza di un contributo al PD aperta non solo sui due "soci fondatori" (DS e Margherita).
Ed eccomi, dunque, in ballo.

lunedì 1 ottobre 2007

1 ottobre 2007 - consiglio comunale

Un Consiglio quieto, con il sale in coda...

E' il secondo dopo la ripresa autunnale, e si svolge secondo l'articolazione consueta:
-30 minuti per le interrogazioni (consistono in quesiti posti alla Giunta da parte dei Consiglieri comunali; di solito viene letto il testo scritto dell'interrogazione, l'Assessore competente, o il Sindaco, rispondono e, da ultimo, l'interrogante manifesta la sua soddisfazione o insoddisfazione);
-60 minuti di mozioni (sono proposte con le quali si richiede al Consiglio Comunale di esprimersi in merito a specifici argomenti con una votazione);
-deliberazioni, cioè proposte della Giunta che devono essere approvate dal Consiglio Comunale.
Per accordo condiviso, i lavori terminano alle 22.30; in qualche caso, si decide -se un'approvazione è urgente- di andare oltre.

Orbene, questa sera i lavori "ordinari" si sono conclusi verso le 21.40, soprattutto in ragione del fatto che le tre sole delibere poste in votazione dalla Giunta erano piuttosto "tecniche" (riguardavano il patrimonio immobiliare del Comune, ed una sola, in merito alla gara d'asta per vendere i parcheggi di via Brusafiera, ha richiesto un po' di discussione). A quel punto, un po' di Consiglieri comunali se n'era già andato, e su proposta del Sindaco si è deciso comunque di discutere una delle mozioni che rimanevano in arretrato.
E' così che si è discusso di una mozione, presentata dai capogruppo di maggioranza a luglio, sulle piste ciclabili. Il referente della mozione è stato Nicola Conficoni, e la cosa, per delle ragioni che sicuramente interessano solo agli addetti ai lavori, ha preso una piega davvero strana, anche se comprensibile.
Nicola Conficoni, dei DS, è noto per la sua sensibilità al tema specifico. Le sue raccomandazioni alla Giunta sono state interpretate come un larvato attacco all'Assessore competente, Ennio Martin, anch'egli dei DS, da parte di Orazio Cantiello, ex diessino (se andate su http://unesperienzaincomune.blog.kataweb.it/, e leggete il mio racconto del primo Consiglio Comunale del maggio 2006, capirete; appena ho tempo, prometto di cercare d'importare qui quei contenuti), e questo ha scaldato un po' gli animi.
Mai dare per finita una seduta di Consiglio...

primo (vero) giorno

Nuova esistenza in Rete! Dopo i blog scolastici ed il blog legato all'esperienza di consigliere comunale, cambio modalità di apparizione.
In un momento nel quale l'esistenza, per così dire, reale mi sta sempre più apparendo frammentaria, mi manifesto qui con la convinzione che il titolo del blog esprime: che le parole che appariranno sono una nota a margine, uno scarabocchio sul bordo di un testo. Come ai tempi dell'università, quando studiando si fissavano sui margini parole, simboli, concetti. Dal naufragio, spesso, le uniche cose rimandanti ad un senso -tutto da scoprire, per l'ignoto destinatario del messaggio in bottiglia.