martedì 23 marzo 2010

Duccio e il Cristianesimo

Gesù che invita a fidarsi, Pietro che si sorprende di poter camminare sull'acqua, alcuni discepoli che osservano ed altri impegnati a reggere le reti piene di pesci blu come l'acqua, materia che esce dalla materia. Dal confronto duro, serrato, con la realtà delle cose, allo stupore, alla sorpresa di potercela fare ad accettare un messaggio stupefacente ed accogliente: il senso del Cristianesimo per Duccio di Buoninsegna, qui.

venerdì 19 marzo 2010

chenonlichiedanoame

Parcheggio Marcolin, ore 8 del mattino. Due signore davanti ad un'auto dialogano. Una delle due è decisamente agitata, alza il tono della voce, insomma si fa sentire in giro:
"Insomma, mi han detto che è aumentato l'affitto e che hanno bisogno di più soldi.
Che non li chiedano a me."

Viale Cossetti, ore 8, 30 del mattino.
Un giovin signore al telefonino:
"Insomma, quei disegni non li hanno ancora consegnati?
Che non li chiedano a me."

Negozio di telefonia del centro, ore 9,10 del mattino.
La commessa parla al telefono, io sono davanti che aspetto e sento ovviamente tutto:
"I fogli informativi con le condizioni dei nuovi tipi di contratto?
Che non li chiedano a me."

giovedì 18 marzo 2010

giusto in tempo

Sotto i portici di viale Marconi, poco oltre la vecchia sede della Questura, stavano una volta, non molto tempo fa, una dietro l'altra, tante agenzie di lavoro interinale.
Qualcuna ha chiuso, in questi ultimi tempi. All'inizio dei portici, giorno dopo giorno, sbiadisce una vetrofania che tempo addietro era rosso brillante, e così squillava: "Missione lavoro".
Ma coraggio. Sul "Sole-24 ore" di oggi, in prima pagina, ho letto un articolo sui grandi successi, in Francia, della nuova evoluzione del lavoro interinale: le agenzie di lavoro "last minute", che danno just in time, e giusto per il tempo che serve, l'esatto lavoro che serve. Naturalmente, iuxtum filosofia last minute, at last price.

martedì 16 marzo 2010

torna wireless Naonis

Come si legge oggi nei quotidiani pordenonesi, Wireless Naonis, il progetto del Comune di Pordenone per la connessione gratuita ad Internet, ritorna, in una versione più contenuta rispetto all'idea originaria di oltre due anni or sono, frenata da mancanza di finanziamento da parte della Regione (dopo le elezioni del 2008), dalle complicate modalità di identificazione degli utenti (effetto della legge Pisanu).
Torna, Wireless Naonis, non come lo aveva immaginato lo studio commissionato l'anno passato dal Comune -non, insomma, con la modalità WiMax, anch'essa troppo costosa-, ma secondo una formula del tutto simile a quella che era stata da più parti ipotizzata nel convegno sull'argomento tenuto alla Casa dello Studente di Pordenone nel novembre 2008: accesso in wireless gratuito in alcune aree "sensibili" della città, a quanto sembra partendo da giugno da piazza XX settembre.
Per il vostro umile scrivano è una buona soluzione, economica e sensata. Adesso, però, torna d'attualità il "cosa fare": sarebbe quindi molto bello che ripartisse quell'attività di confronto e proposta in merito che aveva animato il pensatoio del "tavolo di lavoro" sul wireless e che aveva prodotto il bel seminario del dicembre 2007 -un effetto collaterale del quale era stato, per me, la conoscenza de visu del guru gangherologo e del giornalista digitale. Un seminario dal titolo tutto da riprendere: "Navigare. E poi?".

venerdì 12 marzo 2010

il micromomento dell'anima

Incontro S. ogni tanto, nel tragitto tra scuola e Casa dello Studente.
L'ho conosciuto anni fa in una scuola, dove svolgeva uno stage d'inserimento lavorativo per categorie protette.
S. ha i muscoli del corpo che corrono troppo veloci rispetto alla percezione del tempo dei più.
Per rispondere al mio saluto, mi fa un favore che gli costa fatica: deve metterli d'accordo, quei muscoli, perché rallentino tanto da consentirmi di percepire una nostra sintonia.

E' un'operazione che gli costa fatica, di cui gli sono grato.
E c'è sempre un momento, un micromomento magari, ma c'è, in cui il tempo si ferma ed ecco, siamo in sintonia.
Di quel micromomento penso: l'anima, se c'è, è qualcosa del genere.

Ed è S., con la sua fatica, che mi permette di dare un'occhiata alla mia.

lunedì 1 marzo 2010

i bravi insegnanti

Grande spazio sui giornali (ad esempio qui)e nelle rassegne stampa televisive sull'aumento del numero dei "cinque" in condotta.
Sottotraccia, il tema del "ritorno alla severità".
E l'equazione sottesa: severità uguale bravi insegnanti.

Nel frattempo, e molto meglio, leggo qui una bella storia di formazione di bravi insegnanti, con queste conclusioni di Tullio De Mauro, che riporto:

"Interessa anche a noi individuare le caratteristiche che fanno un bravo insegnante: fissare obiettivi d’apprendimento alti; mettersi in discussione e rivedere di continuo le strategie per raggiungerli; cercare e coinvolgere le famiglie; concentrarsi per esser sicuri che un compito è pertinente all’apprendimento; far lavorare in piccoli gruppi gli allievi, che tra loro si spiegano e spiegano meglio le cose; immaginare come si farà domani la lezione; soffrire come uno scacco personale l’insuccesso di un alunno, e però non scoraggiarsi mai, neanche nelle nostre deprimenti gravi condizioni."