Incontro S. ogni tanto, nel tragitto tra scuola e Casa dello Studente.
L'ho conosciuto anni fa in una scuola, dove svolgeva uno stage d'inserimento lavorativo per categorie protette.
S. ha i muscoli del corpo che corrono troppo veloci rispetto alla percezione del tempo dei più.
Per rispondere al mio saluto, mi fa un favore che gli costa fatica: deve metterli d'accordo, quei muscoli, perché rallentino tanto da consentirmi di percepire una nostra sintonia.
E' un'operazione che gli costa fatica, di cui gli sono grato.
E c'è sempre un momento, un micromomento magari, ma c'è, in cui il tempo si ferma ed ecco, siamo in sintonia.
Di quel micromomento penso: l'anima, se c'è, è qualcosa del genere.
Ed è S., con la sua fatica, che mi permette di dare un'occhiata alla mia.
venerdì 12 marzo 2010
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