Capita, qualche volta, che appuntamenti tra loro diversi, programmati in occasioni e modalità tra di loro indipendenti, lascino rivelare un elemento di continuità, un'aggiunta di significato che li illumina. A me pare questo valga per tre appuntamenti istituzionali di ieri, che si apparentano nel delineare possibilità per il futuro di Pordenone e del suo territorio. Prendiamone nota.
La mattina, il primo appuntamento.
Inaugurazione dell'anno accademico del Consorzio Universitario di Pordenone: tempi di magra, come si sa, ed il Rettore di Udine mette in evidenza luci ed ombre: tra le quali ultime, non solide certezze sul futuro. Giovanni Pavan e Sergio Bolzonello (uno dei pochi politici presenti) mettono in chiaro che il Consorzio andrà comunque avanti, ma certo la difficoltà manifestata esplicitamente da quello che è uno dei riferimenti storici mette in gioco la necessità di riflessioni sulla vocazione dell'alta formazione a Pordenone.
Il pomeriggio, secondo appuntamento: il Comune e Ascom si pongono il problema del rilancio del commercio nel centro città. Anche qui, situazioni critiche e possibilità.
E poi, la sera, il terzo appuntamento, il Consiglio comunale, dove viene riaperta la consultazione per il progetto di viabilità nell'area della stazione: un progetto che cambierà il modo di vivere una parte fondamentale della città.
Tre questioni importanti, un momento critico, alcuni dati di partenza e molte possibilità da giocare. Una specie di agenda molto concreta (aggiungiamoci altre cose di questi giorni: il lavoro, la sua precarietà e la sua mancanza; la questione della sanità; i lavori per la biblioteca multimediale; la ripresa del progetto "Internet gratis") che si viene a porre sotto i nostri occhi.
martedì 25 novembre 2008
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