Finalmente, la generazione dei quarantenni, praticamente condannati a fare gli eterni secondi e gli eterni portaborse e gli eterni attendenti in lista d'attesa, batte un colpo.
Un ragazzo quasi quarantenne, con poca esperienza specifica, però dotato di intelligenza, cultura e garbo, politicamente progressista, cui viene affidata un'impresa di valore e dalle grandi aspettative, e che quelle aspettative -anzi: più di quelle aspettative, mettendoci in aggiunta l'intelligenza la cultura il garbo suoi propri- realizza.
Ah, beh, certo: non è una storia italiana.
giovedì 28 maggio 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento