lunedì 1 settembre 2008

treni e tifosi

Questa notizia non è, purtroppo, una novità per chi viaggia in treno la domenica pomeriggio. Leggendola, mi son riportato indietro di quasi vent'anni.
Marzo 1989, domenica pomeriggio a Roma al termine della prima settimana da Allievo Agente della Polizia di Stato nella scuola di Nettuno.
Stazione Termini, gran folla.
Sul piazzale antistante: carabinieri a cavallo, lampeggianti, cordone dell'ordine pubblico: tifosi napoletani al termine di Lazio-Napoli. La strada si spiana davanti a loro, e conduce al treno di linea Roma-Formia-Napoli, dal quale i viaggiatori "normali" scendono in tutta fretta. Salgono, al loro posto, i tifosi vocianti, e subito sparisce l'illuminazione dalle vetture.
"Ecche ce vuoi ffa', è sempre così": commento di un ferroviere.
E, negli anni, ho assistito a scene analoghe nelle stazioni di Firenze (sassaiola tra tifosi milanisti e laziali, che s'incrociavano), o nella stazione di Vicenza (tifosi bresciani che lanciavano pietre dal treno fermo al binario).
Allo stadio, naturalmente, vanno, e vorrebbero tornarci, anche le famiglie, a vedere i colori dei prati e delle magliette.

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