mercoledì 2 dicembre 2009

scetticismo e certezze

Aurelia insegna storia e filosofia; si è laureata su Pirrone e lo scetticismo antico, e nel suo caso l'argomento della tesi si è incontrato con i giudizi sulla vita e, dentro questi, sulla scuola.
Per Aurelia, tutto quello che è, potrebbe essere diversamente, o non essere.
Gli studenti seguono le lezioni?
Va bene.
Non le seguono?
Va bene lo stesso.
I colleghi la apprezzano?
Ottimo.
La criticano?
Ottimo anche questo.

Ieri, in aula insegnanti, si parlava delle incertezze sul futuro della scuola in generale e del nostro istituto in particolare.
Che materie ci saranno?
Come saranno fatte le cattedre?
L'istituto sarà tenuto unito?
Sarà diviso?
Avremo le sedi di quest'anno?
Altre?
Queste e siffatte domande facevano il giro della stanza; ad un certo punto Aurelia, che se ne stava seduta in silenzio su un divano, si è alzata ed è sbottata:
-Eh, no! Qualche certezza ci deve pur essere.

1 commento:

luciano61 ha detto...

Vorrei riportare quello che Enrico Letta (PD) ha detto due giorni fa su Berlusconi in relazione al degradato rapporto politica-giustizia, ecco le sue parole testuali: “è legittimo che il premier come imputato si difenda nel processo e dal processo” (dal processo?!?)… e questo non mi va bene, ma forse è il risultato di ciò che, travalicando scetticismo e certezze, vien anche detto 'eterogenesi dei fini'... (minuscolo, però!)