Grande spazio sui giornali (ad esempio qui)e nelle rassegne stampa televisive sull'aumento del numero dei "cinque" in condotta.
Sottotraccia, il tema del "ritorno alla severità".
E l'equazione sottesa: severità uguale bravi insegnanti.
Nel frattempo, e molto meglio, leggo qui una bella storia di formazione di bravi insegnanti, con queste conclusioni di Tullio De Mauro, che riporto:
"Interessa anche a noi individuare le caratteristiche che fanno un bravo insegnante: fissare obiettivi d’apprendimento alti; mettersi in discussione e rivedere di continuo le strategie per raggiungerli; cercare e coinvolgere le famiglie; concentrarsi per esser sicuri che un compito è pertinente all’apprendimento; far lavorare in piccoli gruppi gli allievi, che tra loro si spiegano e spiegano meglio le cose; immaginare come si farà domani la lezione; soffrire come uno scacco personale l’insuccesso di un alunno, e però non scoraggiarsi mai, neanche nelle nostre deprimenti gravi condizioni."
lunedì 1 marzo 2010
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9 commenti:
Qualche anno fa ho sentito parlare De Mauro, a Padova. All'indomani della riforma più o meno definitiva del 3+2 e dell'istituzione delle siss. Uno dei pochi discorsi sensati sull'istruzione e sulla formazione che mi sia capitato di sentire negli ultimi anni. Spiazzante e fondato. E' bello sapere che esistono persone così, capaci di riportarci alla realtà e farci ragionare, soprattutto quando la rabbia ci fa perdere di vista la misura delle cose. Grazie per avermelo ricordato.
Fine del buonismo e del 6 per 'voto di Consiglio' con asterisco et similia?
Era ora!
Anche la 'qualità' ha bisogno di una 'base' di serietà e di impegno... altrimenti continuiamo a diplomare ogni anno ca. il 98% dei maturandi e poi vediamo laurearsi ca. il 33% degli iscritti all'Università italiana dopo innumerevoli fuori-corso (anche di questa piccola 'discrepanza' scolastica ha parlato De Mauro in un articolo di qualche tempo fa su 'Internazionale')
Per non dimenticare nulla.
Caro Luciano: sono davvero preoccupato per la tua rabbia così cupa, ed ingiusta nei tuoi stessi confronti.
Spero che sfogarla anche sul mio blog serva a qualcosa.
Rabbia?
Solo perchè ricordo:
1)fatti accaduti e ben noti nelle scuole italiane (mi sembra che anche nella tua Scuola si sia utilizzato, alcuni anni fa, il 6 con asterisco, primi in Provincia... se ben ricordo...)
2)disastrose percentuali in merito ai successivi insuccessi e/o abbandoni universitari dopo i molteplici 'trionfi' negli Esami di Stato, percentuali note ai più (le citava anche De Mauro!)... e a tutti quelli di buona memoria e di buona volontà.
Più che rabbia, la mia, è totale assenza di 'buonismo' ipocrita: questo sì, deleterio per gli studenti e per la Scuola italiana...
Io cito dati e pareri illustri (forse ora De Mauro la pensa diversamente, per non risultare troppo in sintonia con la Riforma Gelmini...); tu, invece, ricerchi infondate cause psicologiche e soggettive (la mia rabbia?) a chi dissente da un anacronisto 'buonismo' scolastico.
'anacronistico'... scusate è colpa della mia 'rabbia' (silvestre!)
:-)
Luciano, ti voglio bene, ma mi ripeto: rabbia. E lo sai pure tu. Con affetto.
Caro Piervincenzo,
anch'io ti voglio bene e, soprattutto, ti stimo; ma se mi conoscessi meglio, sapresti che quello che provo non è 'rabbia', ma grande sconforto e delusione per l'attuale 'stillicidio' culturale e politico...
Ciao :-)
Caro Luciano, lo so, e sai che mi dispiace, perché vedo che lo sconforto s'impadronisce delle teste migliori della nostra generazione...e quindi un po' di rabbia ce l'ho anch'io!
@ piervincenzo
scusa il disturbo ma "luciano61" è tutto tranne che una delle menti migliori.
è un noto troll che gira da parecchio tempo nel web.
basta fare una piccola ricerca su google e trovi la marea di blog che ha infestato.
scusa il disturbo.
a.y.s. Bibi
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