lunedì 7 luglio 2008

consiglio comunale di Pordenone del 7 luglio 2008

E' l'ultimo consiglio prima della pausa estiva, e si apre mentre, fuori, inizia a piovere e a tirare vento.
Come pecorelle i Consiglieri arrivano uno alla volta, e si parte alle 18,40.
In apertura, il Sindaco e Francesco Giannelli ricordano l'architetto Giancarlo Ius, scomparso improvvisamente sabato.
S'inizia con le interrogazioni: la prima è la 35/2008, di Ribetti, relativamente agli stalli per diversamente abili eliminati per la collocazione di fermata del bus. L'Assessore Martin risponde dicendo che il Comune provvederà a ripristinare gli stalli in questione. Ribetti replica criticando quella che lui ritiene la "voglia di far cassa" dell'Amministrazione in merito ai parcheggi.
Si passa all'interrogazione 36/2008 sul completamento della pista ciclabile in via Tessitura. Elena Coiro, che ha proposto l'interrogazione, chiede un intervento per erigere marciapiedi su entrambi i lati della strada.
Si passa alla 37/2008, proposta da Orazio Cantiello, in merito al provvedimento disciplinare aperto nei confronti dell'Architetto Mestroni. Risponde l'Assessore Martin, comunicando che le ragioni del procedimento sono protocollate come riservate, e che in seguito l'Architetto ha cessato il rapporto di lavoro volontariamente: ciò ha determinato la chiusura del procedimento. In replica, Cantiello chiede che si verifichi se il danno, per il quale l'azione è stata avviata, sia reale e determinato.
Si passa alle mozioni, si parte con la 11/2008, presentata da Elena Coiro, perchè via web sia possibile conoscere l'attività amministrativa dei vari Consiglieri comunali. L'Assessore Bevilacqua replica sostenendo che l'informazione presente sul sito del Comune è abbondante, e che le richieste di Coiro determinerebbero un pesante aggravio dell'attività del personale. In sede di discussione, sostenendo la proposta di Coiro, Giuseppe Pedicini chiede la pubblicazione sul sito web del Comune delle determine dirigenziali. Esprime la sua contrarietà, ravvisando motivi strumentali nella proposta, Alessandro Corazza. Orazio Cantiello interviene sul merito delle affermazioni di Corazza, invitando il consigliere a tener conto delle ragioni delle minoranze. Interviene a questo punto Francesco Giannelli, sostenendo che Corazza ha svolto un intervento "giustizialista". Tocca poi a Daniele Caufin, che si riporta agli argomenti addotti da Giannelli. Il Sindaco chiude ricordando che l'Amministrazione è contraria per ragioni tecniche e non politiche e che in ogni caso essa si sta attivando per cercare di cogliere lo spirito della richiesta mediante il personale in servizio.
La mozione viene respinta (22 contrari, 13 favorevoli).
La mozione 13/2008 è proposta da Nicola Conficoni e riguarda l'aggiornamento del piano del traffico. L'Amministrazione fa propria la mozione.
Si passa alle delibere: si comincia con la 31, relativa all'esclusione di Pordenone dai comuni interessati dalla legge regionale 29 sulla lingua friulana. Si inizia con una mozione d'ordine di Marcello Passoni, che richiede un passaggio in Commissione cultura della delibera; il Sindaco propone di rigettare la proposta, in ragione del fatto che l'oggetto della delibera è di tipo istituzionale e non culturale, e che quindi la deliberazione è passata in Commissione Bilancio e Affari Istituzionali. La mozione viene respinta.
Bruno Zille presenta una mozione d'ordine per la posticipazione della discussione, non ravvisando i caratteri d'urgenza, dato che c'è un anno ancora di tempo per pronunciarsi; inoltre, si è in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legge regionale 29/2007. Il Sindaco interviene per esprimere la contrarietà dell'Amministrazione sull'argomento proposto, Daniele Caufin sostiene invece la proposta di Zille.
Dopo le due mozioni d'ordine respinte, si passa all'illustrazione della delibera da parte dell'Assessore Bevilacqua.
Inizia la discussione. Santa Zannier, pur ribadendo le proprie origini friulane, si dichiara per la delibera proposta. Tocca poi a Francesco Ribetti.
Anche Rizzato tocca l'argomento sviluppando soprattutto il tema dei costi, per poi diffondersi sulle differenti posizioni della maggioranza in merito. Più o meno sulla stessa linea Loperfido.
Sul perché Pordenone resti nel "circuito" si diffonde il leghista Caufin.
Tocca ad Alessandro Corazza.
Marcello Passoni ritorna sulla richiesta di procedere ad una riunione congiunta delle Commissioni sull'argomento.
Francesca Cardin insiste sul carattere politico della deliberazione, che a suo avviso risulterebbe collocare Pordenone in una posizione poco attrattiva rispetto alla sua provincia, soprattutto dei centri con maggior presenza friulofona.
Interviene Coiro, che pure mette il suo accento sulla divisione della maggioranza in merito alla deliberazione. Il resto dell'intervento è dedicato al carattere impositivo che, ad avviso di Coiro, la legge 29 porta.
Flora Bomben esordisce esprimendo il proprio consentimento alla posizione espressa da Marcello Passoni in avvio.
Orazio Cantiello non ritiene che il parametro di valutazione sulla delibera e sul suo merito sia quello economico. L'elemento politico-culturale, secondo Cantiello, è fondamentale in questa situazione. Escludersi dalle possibilità offerte dalla legge 29, secondo Cantiello, è controproducente, dato che probabilmente la legge stessa verrà rivista, e che quindi allora sarà possibile fare le proprie valutazioni.
Gianni Franchin interviene a favore della deliberazione, ricordando che la centralità della Provincia passa attraverso strumenti ben diversi che quelli della lingua. Franchin chiede inoltre di distinguere bene tra lingua e cultura.
Giovanni Zanolin interviene a riguardo della lingua della quale si parla, cioè il friulano, che nel corso della discussione è stata spesso considerata come qualcosa di legato al passato, erroneamente, data la ricchezza che il friulano sta assumendo in termini di comunicazione della modernità.
In sede di replica, il Sindaco ricorda che l'itinerario della legge 29 non ha avuto nessuna forma di ricaduta nell'ambito pordenonese, e che anzi il giudizio comunemente diffuso sul suo contenuto è stato negativo.
Si passa alle dichiarazioni di voto.
Daniele Caufin ribadisce che la applicazione della legge non avrebbe costi.
Giuseppe Pedicini sostiene la coerenza della posizione di Forza Italia rispetto alla deliberazione, che verrà sostenuta.
Elena Coiro interviene riprendendo le ragioni svolte da Giuseppe Pedicini, insistendo sul fatto che la delibera è una presa di distanza da scelte della precedente amministrazione regionale di centro-sinistra.
Interviene qui Marcello Passoni, che dichiara il suo voto contrario alla delibera, in ragione di una difesa del friulano.
Maria Giordana Panegos dichiara l'appoggio del gruppo del Fiume alla delibera, in seguito alle ragioni amministrative che la determinano.
Si passa ai voti; la delibera viene approvata con 32 voti a favore e 4 contrari.
Dopo la mezzanotte si procede alle altre delibere. In particolare ha rilievo, per le implicazioni urbanistiche, quella che approva il piano particolareggiato di recupero dell'ex cotonificio di Torre; qui saranno edificati circa 180 appartamenti, negozi, uffici, la sede per la scuola media Lozer. Con l'approvazione delle delibere, alle ore 00,40, il Consiglio si conclude.
Dopo la presentazione, a Commissioni congiunte, del Bilancio Sociale del 2007, che avverrà il giorno 10 luglio, l'attività del consiglio comunale si fermerà per la pausa estiva, e riprenderà a settembre. La "stagione" che è giunta al termine ha visto l'elaborazione delle linee guida del Piano Struttura, che dovrà disegnare il futuro urbanistico e architettonico di Pordenone; ha visto l'emanazione del Regolamento d'igiene, ha visto l'approvazione della convenzione tra comuni per i servizi socioassistenziali; ha visto una proposizione a più ondate del tema della sicurezza, sul quale hanno pesato però troppo, per produrre elaborazioni utili al vivere della comunità, i calcoli elettorali. E' stata la stagione delle elezioni nazionali e di quelle regionali, queste ultime con la sorpresa (relativa) della vittoria di Tondo, la cui implicazione più forte per il territorio è la revisione della questione del nuovo ospedale, che si prospetta come futuro banco di prova anche per la maggioranza consiliare. E' stata la stagione del Partito Democratico, che ha catalizzato forze, speranze e delusioni di molti della maggioranza e che ha proposto tensioni non solo tattiche, ma fondanti, con le civiche; è stata la stagione, un po' più virtuale, del Popolo della Libertà: esperienze ancora in corso d'opera, che rifletteranno anche sul Consiglio qualche passaggio del loro evolversi.

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