domenica 14 settembre 2008

Federico Tavan a Pordenone

Con Aldo Colonnello che cercava di prolungare il piacere dello stare insieme cercando un'ultima precisazione, un ultimo testo da leggere, si è conclusa la giornata dedicata all'apertura della mostra fotografica su Federico Tavan e alla presentazione del volume dedicato al poeta di Andreis.
Veniteci, venticinque lettori scarsi, e fate venire i vostri amici, a Pordenone, in via Bertossi, al piano terra della ex scuola media "Giovanni Antonio": le sale ancora al grezzo, in cerca d'autore per il loro futuro, sono scandite dalle nitide fotografie di Danilo De Marco che svelano una, cento, mille espressioni di Federico Tavan e le innumerevoli storie che vi si celano; dall'alto, poi, calano le tele gialle che riproducono testi manoscritti del poeta e, alla fine, due sale replicano filmati che hanno in Tavan il protagonista.
E' stato bello esserci, all'inaugurazione della mostra fotografica, con Danilo De Marco e l'infaticabile Assessore Gianni Zanolin ancora accaldati per l'ultimo ritocco alla sistemazione di una foto, di una luce, di una didascalia, e sentire l'orgoglio del Sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello e del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Romor; è stato bello essere accalcati oggi pomeriggio a sentire Anna De Simone, Paolo Medeossi, Pierluigi Cappello e Gian Paolo Gri, le letture della voce calda di Massimo Somaglino, e ad accogliere Federico, smagrito e invecchiato, all'inizio un po' esitante, ma poco per volta sempre più padrone della propria voce nella lettura delle sue poesie.
Venite fino al 5 ottobre a vedere la mostra, leggete il libro pubblicato da Forum, sostenete la mozione per la concessione dei benefici della "Bacchelli" a Tavan (averla presentata, aver potuto presentarla è per chi vi scrive giustificazione a sopportare anche i momenti più pesanti di ogni seduta del Consiglio comunale).
Federico Tavan, la cui voce rende abitabile la scomodità dell'esistenza, dicibile il radicale spaesamento di ognuno di noi.

4 commenti:

Gaetano Toro ha detto...

Buongiorno, sono uno dei suoi 25 lettori...c'ero anch'io domenica pomeriggio a Pordenone ad ascoltare le voci di chi ha seguito l'opera di Federico Tavan, e, sorpresa, il poeta stesso. Mi sono imbattuto in Tavan grazie ad un suo articolo pubblicato da "Il Momento" di qualche mese fa. Ora questa mostra fotografica ne ripropone la figura, la curiosità era forte per non poterla appagare, totalmente ripagato. Che cosa mi colpisce nella sua poesia? Il suo dare voce, con la sintesi che solo la poesia riesce a dare, allo spaesamento, alla difficoltà del vivere, che in forme diverse è comune a molti di noi. Ora la battaglia è per il riconosciento della "legge Bacchelli". Da come ho capito, il suo paese natale fa fatica a muovere un passo verso questo traguardo, e la cosa è da lasciare senza commenti. Penso che il farlo conoscere ad un pubblico sempre più vasto possa aiutare. Ho appreso che ne parlerà "Carta". Da parte mia, molto semplicemente, due proposte: l'inserimento della voce "Federico Tavan" su "wikipedia" e la segnalazione, perché se ne parli e se qualcuno non lo ha già fatto, alla trasmissione di Radiotre "Fahrenheit". Un'ultima cosa: nella biblioteca di Casarsa ho trovato alcuni fascioli di Tavan editi dal circolo culturale "Il Menocchio"; le chiedo, gentilmente, se può indicarmi un testo, magari antologico, che raccolga le sue poesie. Grazie. Gaetano Toro.
http://gaetanotoro.blogspot.com

Piervincenzo ha detto...

Parole molto giuste, Gaetano. Il miglior modo per conoscere la poesia di Tavan è leggere "Craceles croceles", l'antologia della sua produzione pubblicata dal Menocchio.
"Augh!", il volume della Biblioteca dell'immagine del 2007, contiene l'ormai introvabile "Assoluzione", che sarà letta scenicamente dal Teatrino del Rifo a Pordenone.

Anonimo ha detto...

Io non c'ero all' inaugurazione della mostra fotografica, per cause di forza maggiore. Alla mostra in biblioteca ho voluto esserci per forza. Se Tavan l' avessi incontrato per caso per strada, senza tutta la gente attorno, non l' avrei riconosciuto. Io me lo ricordo Tavan, quando stava bene. Una carica unica nel suo genere. E a vederlo così non posso nascondere la mia commozione. Non riesco ancora a capire per quale motivo è stato trasformato in questo modo, brutale.

Un enorme complimento ai propositori della Bacchelli. Mi auguro con tutto il cuore che vada in porto la questione.

La mostra all' ex scuola media è belissima. Le foto e la scelta dei testi ti accompagnano in un percorso di profonde emozioni. Per poi, in conclusione, farti vedere come si può ridurre un uomo. Non ha più la luce negli occhi.

Sara ha detto...

Per chi fosse interessato alla mostra dedicata a Federico Tavan, la web tv Pnbox ha realizzato un servizio che può essere visto e commentato liberamente clikkando sul seguente link:

http://www.pnbox.tv/videolink.asp?video=2016.wmv

Federico Tavan: nostra preziosa eresia
Fino al 5 ottobre presso l`ex scuola Giovanni Antonio di Pordenone, sono in mostra le fotografie di Danilo De Marco. Fotografie che raccontano un uomo, un poeta delle nostre terre: Federico Tavan. L`Assessore Giovanni Zanolin ci parla di questa mostra e ci spiega il suo perché...guarda il servizio, visita la mostra, e poi lascia un tuo commento.


Buona visione!