sabato 21 febbraio 2009

le regole del gioco

I segni con i quali si cominciano le cose sono sempre carichi di riverbero.

Mentre facevo i miei doveri di uomo di casa con un sabato libero, alternando dunque il mocio con riflessioni sui passaggi da riprendere delle lezioni della settimana, ho seguito sul servizio pubblico, che com'è noto è Sky, l'Assemblea nazionale del Pd, alla quale un telegramma che ora sta nel mio studio attesta che avrei avuto il diritto di partecipare (non me la son sentita, ancora ho dubbi a fare la tessera...).

E' palesemente il giorno di Dario Franceschini (la Finocchiaro che si dimentica di dar la parola ad Arturo Parisi in sede di presentazione delle candidature è più di un lapsus freudiano...), che verso le 13, mentre io finisco di passare l'anticalcare sui rubinetti del bagno, svolge il suo discorso da segretario , e che sulla fine promette che domani andrà a Ferrara, la sua città, a giurare fedeltà alla Costituzione sulla copia in possesso a suo padre.

Ci ho pensato un po' su, mentre sceglievo il detersivo lucidante adatto per il parquet del salotto.
Dunque: un anno e qualche giorno fa Veltroni inaugurava (in un febbraio molto più mite di quello in corso) la campagna elettorale del PD ad Assisi, con uno sfondo francescano che accompagnava bene il tono sobrio, ma bisogna dire anche già allora rassegnato, delle sue parole: oggi il primo gesto simbolico di Franceschini è quello di cui sopra.
Siamo passati, in un anno, dal richiamo ai valori sociali e religiosi, da parte del laico Veltroni, al richiamo alla carta fondante della Nazione, da parte del cattolico Franceschini.

Mi pare un segno interessante, ed emblematico del grado zero barthesiano nel quale ora si trova il PD: ripartire dalle regole del gioco. Più giù di così c'è il niente, forse nemmeno il niente, che almeno sarebbe qualcosa.

5 commenti:

Gaetano Toro ha detto...

Se ho capito bene, ieri Franceschini ha detto che sarà il segretario di tutti e che le decisioni le prenderà da solo. Ciò significa che pensa di fare da solo le scelte che andranno bene a tutti. Come definire, nella gestione di un partito politico, questo atteggiamento? Ciao. Gaetano Toro.

Piervincenzo ha detto...

Caro Gaetano, giustissimo: anche questa è una prova del "grado zero" cui facevo riferimento.

luciano61 ha detto...

Ieri Franceschini è stato proclamato (anche le 'primarie' sono già un lontano ricordo!) nuovo segretario del PD 'a termine' dall'Assemblea nazionale. In tutto ciò c'è, tuttavia, una coerenza di fondo: segretario 'a termine' per un partito già al termine di vita...
Saluti
Luciano Bubbola

Piervincenzo ha detto...

Luciano, probabilmente hai ragione, ma a questo punto s'impone di guardare cosa c'è oltre, no?

luciano61 ha detto...

Caro Piervincenzo,
sei Tu ad aver ragione nell'invito che mi fai a 'guardare oltre'; ma sai Tu dirmi quali alternative si prospettano per cittadini senza alcun diritto di decidere e di eleggere liberamente i propri rappresentanti e/o segretari di partito?
Notte
Luciano Bubbola
p.s.- la nostra non è una democrazia 'bloccata', ma una democrazia 'sequestrata' dalla banda della Casta...