venerdì 24 ottobre 2008

par condiscion

(Par condicio, all'inizio del 1995, l'ho sentita pronunciare così, all'inglese de noantri, da un eminente allora e ora ancor più uomo politico).
Per par condicio, una riflessione per la quale mi rifaccio alla puntata didomenica scorsa di "Che tempo che fa", rivolgendomi, tra i miei venticinque lettori scarsi, a quelli sposati.
Ecco.
Immaginate che una mattina vostra moglie/vostro marito vi dica che, in seguito a un litigio che avete avuto 6 mesi fa, è da ritenere che non siete più, da allora, sposati.
Cosa? Mi rispondereste, giustamente.
Ebbene: che altro ha detto Veltroni, quando ha detto che il "matrimonio" con Di Pietro andava inteso per finito dopo che costui (ad aprile!) aveva fondato un gruppo parlamentare autonomo?

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