Ho appena avuto la prova che DS e Margherita esistono ancora.
Nella cassetta delle lettere ho trovato un appello, firmato da diversi esponenti dell'ex Margherita, per votare uno dei due candidati alle primarie per la Presidenza della Provincia di Pordenone. E qualche mio familiare ne ha ricevuto uno analogo, firmato da esponenti degli ex Ds.
venerdì 27 febbraio 2009
per fare la rivoluzione ci vuole la buona educazione
"Mettetevi in fila: su, composti e ordinati".
Non era una maestra elementare di qualche anno fa: era, stamattina, al gracchiante megafono d'ordinanza, il leader di una piccolo corteo di studenti in protesta.
Ma non c'era niente da fare: gli studenti in questione non riuscivano a mettersi ordinati. E' scattata, insomma, la nemesi:
Anche per fare la rivoluzione
ci vuole la buona educazione.
Non era una maestra elementare di qualche anno fa: era, stamattina, al gracchiante megafono d'ordinanza, il leader di una piccolo corteo di studenti in protesta.
Ma non c'era niente da fare: gli studenti in questione non riuscivano a mettersi ordinati. E' scattata, insomma, la nemesi:
Anche per fare la rivoluzione
ci vuole la buona educazione.
giovedì 26 febbraio 2009
da Martin a Conficoni
Come ampiamente previsto anche dal vostro umile scrivano, Nicola Conficoni diventa assessore all'ambiente del Comune di Pordenone. Sergio Bolzonello conferma dunque l'intenzione di proseguire la tornata amministrativa mantenendo gli equilibri di partenza (anche se la carica di vicesindaco è passata ad un ex Margheritino, Renzo Mazzer).
Ecco l'articolo di Enri Lisetto, dal "Messaggero veneto", in merito alla nomina di Conficoni.
GIOVEDI 26 FEBBRAIO 2009
IL RIMPASTO DI GIUNTA
Il neoesponente della giunta Bolzonello cederà il seggio del consiglio a Fabio Pes
Conficoni assessore: debutto con lo smog
All’ex Ds, ora Pd, le deleghe a mobilità e ambiente. «Automobilisti, non temetemi»
«Il destino del Noncello? Si tratta di mettere in pratica il documento già approvato dal consiglio comunale per l’intero parco fluviale»
Tre gli obiettivi: valorizzazione della cultura ecologica, coinvolgimento dei cittadini e maggiori opportunità
di ENRI LISETTO
Messi da parte dubbi e resistenze, il sindaco, Sergio Bolzonello, ha nominato assessore l’ex diessino, ora Pd, Nicola Conficoni, 36 anni. Ieri mattina alle 9.30 Conficoni è stato convocato nell’ufficio del sindaco, che ha firmato la nomina, conferendogli le deleghe che furono di Ennio Martin, ovvero mobilità e ambiente. Conficoni, però, non sarà vicesindaco, delega che Bolzonello aveva attribuito, all’indomani delle dimissioni di Martin, all’assessore ai Lavori pubblici Renzo Mazzer. Le deleghe comprendono anche verde urbano e parchi, difesa del suolo e opere idrauliche, calamità naturali, gestione rifiuti, ciclo integrato delle acque e gestione dei contratti di servizio con Gea, le politiche per l’energia e antinquinamento, mobilità urbana, trasporto pubblico e gestione dei contratti di servizio con Gsm.
Conficoni si dimetterà da consigliere comunale lasciando il seggio al primo dei non eletti – dopo lo stesso Martin che dovrebbe rinunciare – a Fabio Pes, 25 anni.
Conficoni ha avuto un primo scambio di opinioni col primo cittadino («avrà gli stessi obiettivi che si è data questa maggioranza al momento della sua presentazione agli elettori»), il quale l’ha anche accompagnato negli uffici comunali di palazzo Crimini per conoscere la “macchina amministrativa” e il personale dipendente del Comune.
«Ringrazio il sindaco – ha spiegato Conficoni dopo il giro conoscitivo – che mi ha data l’opportunità di continuare a lavorare per la comunità affidandomi un ruolo di responsabilità. Proseguirò con dedizione il lavoro iniziato da Ennio Martin che ha costruito e ben guidato un assessorato complesso e delicato».
Molteplici, quindi, le problematiche che Conficoni sarà chiamato ad affrontare nella seconda parte della tornata amministrativa: «Valorizzare il patrimonio ambientale che costituisce una ricchezza peculiare della città; coinvolgere i cittadini per diffondere una cultura ecologica; sviluppare progetti atti a far considerare l’ambiente non come un vincolo, ma come una opportunità».
Il primo giorno da assessore, Conficoni ha “preso mano” con una delle problematiche più critiche della città: lo smog. «L’amministrazione comunale – ha spiegato il neoassessore – si è dotata di un piano emergenziale, ma intende continuare a lavorare soprattutto sul versante strutturale e culturale per incentivare forme di mobilità sostenibile.
Non è un mistero che Conficoni sia particolarmente sensibile alle questioni ambientali, tanto che dovrà gestire la possibile estensione della pedonalizzazione del centro storico. Dovranno quindi temere di più gli automobilisti o i ciclisti? «Dobbiamo sviluppare un progetto di mobilità integrata che, offrendo più opportunità agli automobilisti, migliori la sicurezza di pedoni e ciclisti». Ancora sulle questioni ambientali, ma nello specifico il destino della valorizzazione del Noncello, sul quale l’amministrazione comunale s’è particolarmente concentrata, «si tratta di attuare il documento condiviso approvato dal consiglio comunale. L’obiettivo è quello di riavvicinare la città al suo fiume, un’oasi naturale da preservare e valorizzare».
Conficoni è stato nominato dopo un percorso non privo di ostacoli, tanto che in un primo momento non era esclusa un’avocazione delle deleghe di Martin al sindaco fino alle elezioni europee. Poi la svolta: ma Conficoni si sentirà un assessore “sotto tutela”? «Mi sento – taglia corto – al pari di tutti i miei colleghi di giunta».
Ecco l'articolo di Enri Lisetto, dal "Messaggero veneto", in merito alla nomina di Conficoni.
GIOVEDI 26 FEBBRAIO 2009
IL RIMPASTO DI GIUNTA
Il neoesponente della giunta Bolzonello cederà il seggio del consiglio a Fabio Pes
Conficoni assessore: debutto con lo smog
All’ex Ds, ora Pd, le deleghe a mobilità e ambiente. «Automobilisti, non temetemi»
«Il destino del Noncello? Si tratta di mettere in pratica il documento già approvato dal consiglio comunale per l’intero parco fluviale»
Tre gli obiettivi: valorizzazione della cultura ecologica, coinvolgimento dei cittadini e maggiori opportunità
di ENRI LISETTO
Messi da parte dubbi e resistenze, il sindaco, Sergio Bolzonello, ha nominato assessore l’ex diessino, ora Pd, Nicola Conficoni, 36 anni. Ieri mattina alle 9.30 Conficoni è stato convocato nell’ufficio del sindaco, che ha firmato la nomina, conferendogli le deleghe che furono di Ennio Martin, ovvero mobilità e ambiente. Conficoni, però, non sarà vicesindaco, delega che Bolzonello aveva attribuito, all’indomani delle dimissioni di Martin, all’assessore ai Lavori pubblici Renzo Mazzer. Le deleghe comprendono anche verde urbano e parchi, difesa del suolo e opere idrauliche, calamità naturali, gestione rifiuti, ciclo integrato delle acque e gestione dei contratti di servizio con Gea, le politiche per l’energia e antinquinamento, mobilità urbana, trasporto pubblico e gestione dei contratti di servizio con Gsm.
Conficoni si dimetterà da consigliere comunale lasciando il seggio al primo dei non eletti – dopo lo stesso Martin che dovrebbe rinunciare – a Fabio Pes, 25 anni.
Conficoni ha avuto un primo scambio di opinioni col primo cittadino («avrà gli stessi obiettivi che si è data questa maggioranza al momento della sua presentazione agli elettori»), il quale l’ha anche accompagnato negli uffici comunali di palazzo Crimini per conoscere la “macchina amministrativa” e il personale dipendente del Comune.
«Ringrazio il sindaco – ha spiegato Conficoni dopo il giro conoscitivo – che mi ha data l’opportunità di continuare a lavorare per la comunità affidandomi un ruolo di responsabilità. Proseguirò con dedizione il lavoro iniziato da Ennio Martin che ha costruito e ben guidato un assessorato complesso e delicato».
Molteplici, quindi, le problematiche che Conficoni sarà chiamato ad affrontare nella seconda parte della tornata amministrativa: «Valorizzare il patrimonio ambientale che costituisce una ricchezza peculiare della città; coinvolgere i cittadini per diffondere una cultura ecologica; sviluppare progetti atti a far considerare l’ambiente non come un vincolo, ma come una opportunità».
Il primo giorno da assessore, Conficoni ha “preso mano” con una delle problematiche più critiche della città: lo smog. «L’amministrazione comunale – ha spiegato il neoassessore – si è dotata di un piano emergenziale, ma intende continuare a lavorare soprattutto sul versante strutturale e culturale per incentivare forme di mobilità sostenibile.
Non è un mistero che Conficoni sia particolarmente sensibile alle questioni ambientali, tanto che dovrà gestire la possibile estensione della pedonalizzazione del centro storico. Dovranno quindi temere di più gli automobilisti o i ciclisti? «Dobbiamo sviluppare un progetto di mobilità integrata che, offrendo più opportunità agli automobilisti, migliori la sicurezza di pedoni e ciclisti». Ancora sulle questioni ambientali, ma nello specifico il destino della valorizzazione del Noncello, sul quale l’amministrazione comunale s’è particolarmente concentrata, «si tratta di attuare il documento condiviso approvato dal consiglio comunale. L’obiettivo è quello di riavvicinare la città al suo fiume, un’oasi naturale da preservare e valorizzare».
Conficoni è stato nominato dopo un percorso non privo di ostacoli, tanto che in un primo momento non era esclusa un’avocazione delle deleghe di Martin al sindaco fino alle elezioni europee. Poi la svolta: ma Conficoni si sentirà un assessore “sotto tutela”? «Mi sento – taglia corto – al pari di tutti i miei colleghi di giunta».
sabato 21 febbraio 2009
le regole del gioco
I segni con i quali si cominciano le cose sono sempre carichi di riverbero.
Mentre facevo i miei doveri di uomo di casa con un sabato libero, alternando dunque il mocio con riflessioni sui passaggi da riprendere delle lezioni della settimana, ho seguito sul servizio pubblico, che com'è noto è Sky, l'Assemblea nazionale del Pd, alla quale un telegramma che ora sta nel mio studio attesta che avrei avuto il diritto di partecipare (non me la son sentita, ancora ho dubbi a fare la tessera...).
E' palesemente il giorno di Dario Franceschini (la Finocchiaro che si dimentica di dar la parola ad Arturo Parisi in sede di presentazione delle candidature è più di un lapsus freudiano...), che verso le 13, mentre io finisco di passare l'anticalcare sui rubinetti del bagno, svolge il suo discorso da segretario , e che sulla fine promette che domani andrà a Ferrara, la sua città, a giurare fedeltà alla Costituzione sulla copia in possesso a suo padre.
Ci ho pensato un po' su, mentre sceglievo il detersivo lucidante adatto per il parquet del salotto.
Dunque: un anno e qualche giorno fa Veltroni inaugurava (in un febbraio molto più mite di quello in corso) la campagna elettorale del PD ad Assisi, con uno sfondo francescano che accompagnava bene il tono sobrio, ma bisogna dire anche già allora rassegnato, delle sue parole: oggi il primo gesto simbolico di Franceschini è quello di cui sopra.
Siamo passati, in un anno, dal richiamo ai valori sociali e religiosi, da parte del laico Veltroni, al richiamo alla carta fondante della Nazione, da parte del cattolico Franceschini.
Mi pare un segno interessante, ed emblematico del grado zero barthesiano nel quale ora si trova il PD: ripartire dalle regole del gioco. Più giù di così c'è il niente, forse nemmeno il niente, che almeno sarebbe qualcosa.
Mentre facevo i miei doveri di uomo di casa con un sabato libero, alternando dunque il mocio con riflessioni sui passaggi da riprendere delle lezioni della settimana, ho seguito sul servizio pubblico, che com'è noto è Sky, l'Assemblea nazionale del Pd, alla quale un telegramma che ora sta nel mio studio attesta che avrei avuto il diritto di partecipare (non me la son sentita, ancora ho dubbi a fare la tessera...).
E' palesemente il giorno di Dario Franceschini (la Finocchiaro che si dimentica di dar la parola ad Arturo Parisi in sede di presentazione delle candidature è più di un lapsus freudiano...), che verso le 13, mentre io finisco di passare l'anticalcare sui rubinetti del bagno, svolge il suo discorso da segretario , e che sulla fine promette che domani andrà a Ferrara, la sua città, a giurare fedeltà alla Costituzione sulla copia in possesso a suo padre.
Ci ho pensato un po' su, mentre sceglievo il detersivo lucidante adatto per il parquet del salotto.
Dunque: un anno e qualche giorno fa Veltroni inaugurava (in un febbraio molto più mite di quello in corso) la campagna elettorale del PD ad Assisi, con uno sfondo francescano che accompagnava bene il tono sobrio, ma bisogna dire anche già allora rassegnato, delle sue parole: oggi il primo gesto simbolico di Franceschini è quello di cui sopra.
Siamo passati, in un anno, dal richiamo ai valori sociali e religiosi, da parte del laico Veltroni, al richiamo alla carta fondante della Nazione, da parte del cattolico Franceschini.
Mi pare un segno interessante, ed emblematico del grado zero barthesiano nel quale ora si trova il PD: ripartire dalle regole del gioco. Più giù di così c'è il niente, forse nemmeno il niente, che almeno sarebbe qualcosa.
martedì 17 febbraio 2009
ieri ho letto, ma non solo
Durante il Consiglio comunale, ho letto, di Jean-Marie Le Clézio, Il continente invisibile e L'africano, prestatimi da Giovanni Zanolin. Più tradizionalmente libro di viaggio a sfondo antropologico il primo; più personale, nel doppio sguardo sulla propria infanzia e sulla vita ignota del padre, il secondo. Non conoscevo molto del Premio Nobel per la letteratura del 2008, ed immagino che le sue opere più importanti siano altre.
Posso anche, a scanso d'equivoco, riassumervi, uno per uno, tutti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata in Consiglio Comunale. L'occasione del bilancio preventivo e del piano triennale mette in moto, com'è ovvio, soprattutto i Consiglieri d'opposizione. E così è stato: qualcuno ha dato letture del testo del Bilancio, indicando dove avrebbe speso di più e diversamente (un classico esercizio da opposizione); qualcuno ha sostenuto le ragioni di singole categorie, o punti di vista (Verdichizzi, con la sua epocale battaglia all'Ici, e Piccinin, con la sua difesa degli storici commercianti pordenonesi): e qui è interessante notare che, quest'anno, è mancata la lista delle osservazioni dedicate ai singoli quartieri (un'attività da stakeholders trasversale agli schieramenti, ma forse non siamo ancora sotto elezioni...).
Le cose, a mio modesto avviso, interessanti?
UNO. La consapevolezza della crisi economica, la franca ammissione, da più parti, di non avere idea di tempi e di ricadute. L'Assessore Zanolin, nella sua replica conclusiva, ha affermato che i Servizi Sociali del Comune sono sollecitati già da ottobre in merito alle varie situazioni di difficoltà, e che l'orientamento è quello di cercare di proporre, per chi perde lavoro, anche percorsi di riqualificazione. La cosa mi pare molto interessante, mi sarebbe piaciuto saperne di più.
DUE. Niente Piano Regolatore, per questo mandato. La nuova Amministrazione Regionale ha cambiato le leggi -che erano appena state cambiate dall'Amministrazione precedente- e quindi il percorso non potrà essere avviato. Si farà invece un grosso intervento sulla città mediante la "variante servizi": speriamo bene, perché uno dei punti di forza del programma della coalizione che ha sostenuto Sergio Bolzonello stava proprio qui.
TRE. Parecchi hanno chiesto lumi sul futuro del Consorzio Universitario, da più parti. Buon sintomo, che si condivida l'idea che la formazione è una delle strade prioritarie per uscir fuori dai momenti difficili. La mia impressione è, però, che si abbia in mente un modello della presenza universitaria a Pordenone ancora legato alla logica della "sede periferica", logica che gli Atenei della Regione non sembrano più in grado di sostenere, e che del resto crea poco radicamento. Mi piacerebbe pensare, piuttosto, alla capacità (che può essere espressa solo da un concorso di forze) di trovare spazi per formazione di alta qualità che valorizzi le risorse del territorio, e a forme d'incentivo per i talenti pordenonesi anche lontani dalle rive del Noncello...
IN CONCLUSIONE.
Preoccupazione e voglia di fare, dichiarazioni di voler lavorare insieme. Bene.
Intuizioni su alcuni settori che saranno decisivi nei prossimi anni per uscire dalla crisi, come la formazione. Bene.
Progettualità e capacità di lavorare davvero insieme? Vedremo. A metà mandato amministrativo, mi dicono gli esperti di queste cose, di solito si è, come Fonzie di Happy Days, saltato lo squalo.
Ora bisognerebbe invece essere
progettuali,
lungimiranti
...e provvisori.
Saremo capaci?
P.S. Un saluto ad Ennio Martin, che lascia l'Assessorato all'Ambiente, ponendo al contempo termine ad uno dei filoni narrativi più coloriti (agli inizi)ed estenuanti (ora) di questo mandato amministrativo, cioè quello degli attacchi, all'indirizzo dell'Assessore, da parte di Orazio Cantiello.
Per la successione, le logiche di coalizione vaticinano il nome di Nicola Conficoni, in quota alla componente ex Ds del Pd (sembra un gioco di parole, ma è tutto vero). Sapremo presto.
Posso anche, a scanso d'equivoco, riassumervi, uno per uno, tutti gli interventi che si sono susseguiti nel corso della giornata in Consiglio Comunale. L'occasione del bilancio preventivo e del piano triennale mette in moto, com'è ovvio, soprattutto i Consiglieri d'opposizione. E così è stato: qualcuno ha dato letture del testo del Bilancio, indicando dove avrebbe speso di più e diversamente (un classico esercizio da opposizione); qualcuno ha sostenuto le ragioni di singole categorie, o punti di vista (Verdichizzi, con la sua epocale battaglia all'Ici, e Piccinin, con la sua difesa degli storici commercianti pordenonesi): e qui è interessante notare che, quest'anno, è mancata la lista delle osservazioni dedicate ai singoli quartieri (un'attività da stakeholders trasversale agli schieramenti, ma forse non siamo ancora sotto elezioni...).
Le cose, a mio modesto avviso, interessanti?
UNO. La consapevolezza della crisi economica, la franca ammissione, da più parti, di non avere idea di tempi e di ricadute. L'Assessore Zanolin, nella sua replica conclusiva, ha affermato che i Servizi Sociali del Comune sono sollecitati già da ottobre in merito alle varie situazioni di difficoltà, e che l'orientamento è quello di cercare di proporre, per chi perde lavoro, anche percorsi di riqualificazione. La cosa mi pare molto interessante, mi sarebbe piaciuto saperne di più.
DUE. Niente Piano Regolatore, per questo mandato. La nuova Amministrazione Regionale ha cambiato le leggi -che erano appena state cambiate dall'Amministrazione precedente- e quindi il percorso non potrà essere avviato. Si farà invece un grosso intervento sulla città mediante la "variante servizi": speriamo bene, perché uno dei punti di forza del programma della coalizione che ha sostenuto Sergio Bolzonello stava proprio qui.
TRE. Parecchi hanno chiesto lumi sul futuro del Consorzio Universitario, da più parti. Buon sintomo, che si condivida l'idea che la formazione è una delle strade prioritarie per uscir fuori dai momenti difficili. La mia impressione è, però, che si abbia in mente un modello della presenza universitaria a Pordenone ancora legato alla logica della "sede periferica", logica che gli Atenei della Regione non sembrano più in grado di sostenere, e che del resto crea poco radicamento. Mi piacerebbe pensare, piuttosto, alla capacità (che può essere espressa solo da un concorso di forze) di trovare spazi per formazione di alta qualità che valorizzi le risorse del territorio, e a forme d'incentivo per i talenti pordenonesi anche lontani dalle rive del Noncello...
IN CONCLUSIONE.
Preoccupazione e voglia di fare, dichiarazioni di voler lavorare insieme. Bene.
Intuizioni su alcuni settori che saranno decisivi nei prossimi anni per uscire dalla crisi, come la formazione. Bene.
Progettualità e capacità di lavorare davvero insieme? Vedremo. A metà mandato amministrativo, mi dicono gli esperti di queste cose, di solito si è, come Fonzie di Happy Days, saltato lo squalo.
Ora bisognerebbe invece essere
progettuali,
lungimiranti
...e provvisori.
Saremo capaci?
P.S. Un saluto ad Ennio Martin, che lascia l'Assessorato all'Ambiente, ponendo al contempo termine ad uno dei filoni narrativi più coloriti (agli inizi)ed estenuanti (ora) di questo mandato amministrativo, cioè quello degli attacchi, all'indirizzo dell'Assessore, da parte di Orazio Cantiello.
Per la successione, le logiche di coalizione vaticinano il nome di Nicola Conficoni, in quota alla componente ex Ds del Pd (sembra un gioco di parole, ma è tutto vero). Sapremo presto.
sabato 14 febbraio 2009
sibi ipsi monitum
Grazie al piccolo Zaccheo per la segnalazione:
«Che sciocco sei! Sono i lettori colti quelli che si possono imbrogliare. La vera difficoltà sono gli altri. Quando mai hai conosciuto un operaio che crede a ciò che dicono i giornali? Parte dal presupposto che fan solo propaganda e quindi salta a piè pari agli articoli di fondo. Compra i giornali per i risultati delle partite di calcio e per i trafiletti sulle ragazze che cadono dalla finestra o sui cadaveri che vengono rinvenuti in qualche appartamento… È lui il nostro problema: dobbiamo cambiargli la testa. Ma le persone istruite, quando leggono le riviste intellettuali, non hanno bisogno che gli si cambi la testa. Credono già a tutto» (Clive Staples Lewis: Quell’orribile forza, tr.it. Milano 1999, pp. 131-132).
«Che sciocco sei! Sono i lettori colti quelli che si possono imbrogliare. La vera difficoltà sono gli altri. Quando mai hai conosciuto un operaio che crede a ciò che dicono i giornali? Parte dal presupposto che fan solo propaganda e quindi salta a piè pari agli articoli di fondo. Compra i giornali per i risultati delle partite di calcio e per i trafiletti sulle ragazze che cadono dalla finestra o sui cadaveri che vengono rinvenuti in qualche appartamento… È lui il nostro problema: dobbiamo cambiargli la testa. Ma le persone istruite, quando leggono le riviste intellettuali, non hanno bisogno che gli si cambi la testa. Credono già a tutto» (Clive Staples Lewis: Quell’orribile forza, tr.it. Milano 1999, pp. 131-132).
datemi un Consiglio
Lunedì passerò tutta la giornata, anziché tra i miei allievi o in Biblioteca o in Università,tra i banchi del Consiglio comunale di Portus Naonis, per la seduta dedicata all'approvazione del Bilancio preventivo per il 2009.
A ragione di svariate ragioni, abbastanza evidenti, ci sarà parecchio di che annoiare (se per ventura mi salterà il ticchio d'intervenire) e di annoiarmi (ebbene sì, nessuno siamo perfetti). Insomma, tra gli sparuti lettori del blog, c'è qualcuno che vuole darmi dei buoni consigli su cosa leggere durante il Consiglio? Vi prometto che seguirò, nel corso del Consiglio, il consiglio che mi parrà migliore, e che offrirò l'aperitivo, nella giornata stessa di lunedì, al suo latore (o latrice).
Aiutatemi!
A ragione di svariate ragioni, abbastanza evidenti, ci sarà parecchio di che annoiare (se per ventura mi salterà il ticchio d'intervenire) e di annoiarmi (ebbene sì, nessuno siamo perfetti). Insomma, tra gli sparuti lettori del blog, c'è qualcuno che vuole darmi dei buoni consigli su cosa leggere durante il Consiglio? Vi prometto che seguirò, nel corso del Consiglio, il consiglio che mi parrà migliore, e che offrirò l'aperitivo, nella giornata stessa di lunedì, al suo latore (o latrice).
Aiutatemi!
giovedì 5 febbraio 2009
niente scherzi coi classici
Mai piegare i classici alla contingenza del presente: Renato Soru qui:
"Dopo Caligola viene Traiano, e poi Adriano".
In realtà, dopo Caligola sono venuti Claudio e Nerone. Se è una profezia sul futuro politico per l'Italia, male mi sento.
"Dopo Caligola viene Traiano, e poi Adriano".
In realtà, dopo Caligola sono venuti Claudio e Nerone. Se è una profezia sul futuro politico per l'Italia, male mi sento.
Facebook e la vita che avresti potuto
Mi hanno raccontato di una nuova tendenza che Facebook sta alimentando: quella degli ex che si ritrovano e, a seconda dei casi, rimpiangono i bei tempi, rammemorano le occasioni perdute, trasformano le antiche braci in amicizia, riaccendono la passione, ricominciano ad insultarsi. Con tutte le gradazioni dal virtuale al reale, naturalmente. Mi pare che gli Anglosassoni questa cosa l'abbiano definita "Retrosexual".
Facebook, insomma: tra le altre cose (alcune molto buone, naturalmente), un posto dove ri-vivere le vite che non hai vissuto e che avresti potuto. E con quella che attraversi (dire "hai" è un po' troppo), come la metti?
Facebook, insomma: tra le altre cose (alcune molto buone, naturalmente), un posto dove ri-vivere le vite che non hai vissuto e che avresti potuto. E con quella che attraversi (dire "hai" è un po' troppo), come la metti?
domenica 1 febbraio 2009
la politica "locale"
Il bello della politica svolta a livello locale è che essa non può prendere se stessa sul serio, oltre un certo punto. Si parla di strade, iniziative culturali, edilizia o sanità, che sono tutte cose rispettabili, beninteso: ma ben sapendo che le faccende davvero importanti sono fuori del campo d'azione del nostro discorso.
E per fortuna: non sono "cose" politiche.
E per fortuna: non sono "cose" politiche.
Iscriviti a:
Post (Atom)