giovedì 18 febbraio 2010

due euro di prosciutto

Domenica pomeriggio.
Uno dei supermercati del centro della mia città.
Banco dei salumi.
Davanti a me un uomo, più o meno della mia età.
Barba di tre-quattro giorni, vestiti stazzonati.
Potrebbe essere nero, in questo contesto narrativo. E' bianco.
Potrebbe essere albanese/rumeno/moldavo, in questo contesto narrativo. E' italiano.
Dice alla commessa:
-Due euro di prosciutto.
Il prosciutto è quello in offerta.
La commessa replica:
-Due etti?
-No, due euro.

Alla cassa, poco dopo, il signore è un po' più avanti a me.
Paga due euro e quarantacinque centesimi, per il prosciutto e un panino, di quelli incellofanati (è domenica).
Tira fuori le monete.
Il denaro è diventato cibo.

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