venerdì 24 ottobre 2008

par condiscion

(Par condicio, all'inizio del 1995, l'ho sentita pronunciare così, all'inglese de noantri, da un eminente allora e ora ancor più uomo politico).
Per par condicio, una riflessione per la quale mi rifaccio alla puntata didomenica scorsa di "Che tempo che fa", rivolgendomi, tra i miei venticinque lettori scarsi, a quelli sposati.
Ecco.
Immaginate che una mattina vostra moglie/vostro marito vi dica che, in seguito a un litigio che avete avuto 6 mesi fa, è da ritenere che non siete più, da allora, sposati.
Cosa? Mi rispondereste, giustamente.
Ebbene: che altro ha detto Veltroni, quando ha detto che il "matrimonio" con Di Pietro andava inteso per finito dopo che costui (ad aprile!) aveva fondato un gruppo parlamentare autonomo?

tre capitoli su sky100 e Annozero

UNO
La mattina presto, quando mi alzo, dato che in casa per un po' tutti dormono ancora, ho agio di guardare il canale 100 di Sky e di seguire per intero le finestre di approfondimento. Ieri mattina mi son dunque visto per intera la conferenza stampa Berlusconi-Gelmini sulle cose di scuola, quella nella quale il Primo Ministro ha affermato di voler convocare il Ministro degli Interni per dargli istruzioni "dettagliate" in merito all'eventuale occupazione di scuole (su come andasse interpretata la frase, la glossa migliore è costituita dai titoli di "Libero" e "il Giornale").
Insomma, poter ascoltare per esteso Silvio Berlusconi parlare di scuola è davvero interessante: la questione del tempo pieno è per lui scelta delle famiglie se "lasciare" i figli a scuola 24, 27 o 40 ore; in merito alle manifestazioni di piazza,ricordando quella della (allora) Casa delle Libertà sul fisco (dicembre 2006), il giro di parole ha reso ben chiara che la "libertà" stessa è una specie di opzione operativa impiegabile tra altre. Bene. Dopo di che, si è fatta ora di preparare latte e cereali per i piccoli.

DUE
Chiuso il PC, la sera sono andato in cucina a bere un bicchiere d'acqua, e Daniela dal salotto mi ha informato che ad "Annozero" parlavano di scuola. Beh, si dia un'occhiata, mi son detto, accendendo l'apparecchio che sta in cucina. E ho visto...
...una piazza con un (credo) professore in giacca stazzonata che spiegava la storia delle riforme della scuola elementare ma avendo sforato i 30 secondi oltre i quali Toro-san si spazientisce il medesimo gli ha tolto la linea per passarla a un parlamentare con la cravatta verde ergo leghista (si chiama Coda, mi son ricordato poi) che ha urlato che la sinistra dice falsità perchè nessuno tocca il tempo pieno mentre una signora dall'altra parte dello studio scuoteva la testa e quando Toro-san le ha dato la parola di tra le urla codiane non interrotte essalei ha tentato di cominciare a spiegare che il tempo prolungato non è il tempo pieno (cosa che a Coda peraltro venne spiegata a "Matrix" da Giuseppe Fioroni -Giuseppe Fioroni, capito?) ma avendo pur essa sforato i già detti 30 secondi e non primi Toro-san si è ri-spazientito e ha cominciato a parlare di posti di lavoro...
...e a questo punto, ho spento la TV. Constatando, amaramente, che per l'ennesima volta dai tempi della prima edizione di "Samarcanda" (quella con Barbara Palombelli, in cui eglilui non era protagonista pigliatutto) le trasmissioni di Toro-san servono fondamentalmente a esibire se stesse e quindi Toro-san medesimo. Vabbè, lo sapevo da un pezzo, chi è leghista comunista fascista forzista democratic valoriano rifondato
prima di un "Annozero" (a proposito, siamo alla terza edizione, lo zero che cosa ancor c'azzecca?), talie et qualis resta in fin dell'opra.

TRE
E quindi. Uno ci capisce di più, delle cose, guardandosi il canale 100 di Sky, per il quale non poco paga al magnate aussie. Il lusso del canale 100 è fare una cosa vecchissima, cioè dare spazio alla notizia, con un modo nuovo (mutuato dalla linkabilità della Rete), cioè la scelta tra le finestre.
Come per le partite di calcio e i film senza interruzioni. Si paga per avere una cornice narrativa.

giovedì 23 ottobre 2008

la "Bacchelli" a Tavan: nuovo aggiornamento

Dopo il Consiglio Regionale, che ha approvato all'unanimità una mozione presentata da Piero Colussi, ora anche diversi consigli comunali sparsi per la Regione si stanno muovendo per sostenere la concessione della "Bacchelli" a Federico Tavan. La "massa critica" aumenta!

giovedì 16 ottobre 2008

l'acqua calda

Da repubblica.it (ore 10.45):
"Allarme di Bankitalia: per le famiglie meno consumi e più indebitamento"

L'acqua calda, no? Una cosa che sappiamo da un bel po' di tempo, e che anche viviamo, per così dire, da protagonisti, con rate di mutui più alte e prezzi cresciuti.
Fa pensare quindi non la notizia in sé, ma il fatto che sia una notizia. Fa pensare perchè viene a dire che i media faticano assai assaissimo a ristrutturare le retoriche narrative con le quali ci raccontano (raccontano noi e ci danno l'impressione di potere, noi, raccontare noi stessi, dunque): ad accettare, in definitiva, che siano finiti i tempi delle Milano da bere e del consumo che manco si pone il problema della propria sostenibilità. C'è da capirli, vent'anni di Bengodi a matrice televisivo-generalista costruiscono l'impalcatura di un immaginario difficile da destrutturare, a meno che non siate Il Manifesto o Famiglia Cristiana (tra gli unici, con frequenza, ad esaltare non i furbismi de li furbetti, ma gli eroismi quotidiani e assolutamente non buonisti di chi ce la fa ad arrivare alla quarta settimana...).
Anche qui, l'impressione è che la Rete riesca a muoversi meglio, su queste cose...

mercoledì 15 ottobre 2008

martedì 14 ottobre 2008

consiglio comunale del 13 ottobre

Un consiglio che ha avuto come centro la conclusione della discussione della delibera sul fiume Noncello. Approvato, senza accoglimento di emendamenti, il documento che la Commissione ha elaborato nel corso dei suoi lavori. Ora il Consiglio sospende i suoi lavori per tre, forse quattro settimane.

domenica 12 ottobre 2008

italian glamour

Leggo ora anche questo. Complimenti davvero.

scuola e salute

Ecco qui, dunque, distrattamente infilato in una disposizione di tutt'altro titolo, un accorpamento secco d'istituti scolastici. Sul senso del rapporto tra scuola e salute che pare implicito, ma a mio avviso non casuale, ci pensino i venticinque lettori scarsi.

martedì 7 ottobre 2008

consiglio comunale di Pordenone del 6 ottobre

La discussione in merito al documento proposto dalla Commissione sul fiume Noncello è stata interrotta alle ore 23, e riprenderà lunedì prossimo. L'argomento, connesso ad uno dei simboli più forti della città, ha suscitato passioni ed interessi diversi: i lirici accenti di Elio Rossetto; le proposte d'intervento anche edilizio di Francesco Giannelli; le riflessioni sulle sponde e sull'esondabilità di Giuseppe Pedicini; le critiche neanche tanto velate all'Amministrazione, in merito al raccordo con la Regione,di Nicola Conficoni; le proposte per un intervento di legislazione regionale per il parco del Noncello di Ado Scaini e Monia Giacomini.
Come è stato notato da Elena Coiro, il documento conclusivo sarà probabilmente condiviso, ma è chiaro che le ide e gli orientamenti in merito al fiume sono molto diversi. Tempo perso, quello della commissione che ci ha lavorato sopra quasi un anno, dunque? No, direi: sono stati fatti incontri con esperti e associazioni, visite e riflessioni e mediazioni, insomma la competenza politica e la condivisione degli scenari è stata costruita, e in politica non è poco.

Altro tema trasversale e condiviso è stata la mozione sul tema della violenza ale donne, che ha per prima firmataria Flora Bomben e per relatrice Francesca Cardin. Qui è stato molto interessante seguire l'immaginario evocato nei vari interventi, e chi potrà attingere alla sbobinatura (o avrà la pazienza di attingere,su pnBox, al loro streaming), credo possa arrivare a trarne interessante materiale di studio.
C'è stato chi ha cercato di partire dalla mozione per riflettere sulle situazioni di debolezza sociale in particolare, e sul dovere d'intervenire (Boz, Franchin), chi ha invece cercato di piegare il tema alla perorazione di corsi di autodifesa personale (Caufin, Ribetti), chi ha avanzato l'argomento della violenza delle donne sugli uomini (Verdichizzi), mentre le consigliere hanno cercato di riportare tutti al contesto storico e attuale della questione (Bomben, Battistel, Panegos).
Con un po' di rozzezza (maschile soprattutto), l'argomento è stato insomma discusso, e anche in questo caso si può sperare nel potere formativo della parola condivisa.

lunedì 6 ottobre 2008

non solo grembiuli

Leggendo questa recensione di Domenico Starnone la questione della scuola (non solo in Italia) si svincola da grembiuli e voti in condotta e diventa quello che deve essere: la domanda di una comunità attorno al proprio futuro, domanda evasa da parecchio tempo e da troppe parti (Starnone: "Dopo il lavorio riformista che si colloca da noi tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Settanta, nessuno, se non a chiacchiere, ha puntato sulla scuola fattivamente, facendo dell' istruzione pubblica il perno della crescita - crescita ad ampio raggio - del Paese").
Ma c'è ancora una comunità? E c'è ancora l'idea di un futuro? In fondo, più ancora che su altro, è su questo che s'addensano oggi tante preoccupazioni...

venerdì 3 ottobre 2008

straquoto

Ilvo Diamanti, da Repubblica:
la democrazia ha una funzione terapeutica, prima che pratica e strumentale. Serve a curare la frustrazione nei rapporti sociali e politici. A evitare che degeneri.

Quando diventa inutile allora è lecito avere paura
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