giovedì 27 marzo 2008

un patto per la scuola

La campagna elettorale prosegue cercando un suo centro, e vivendo in questi giorni una fase fiacca (come già ieri segnalavo). A fianco dell'imbarazzante questione-Alitalia è emerso nelle ultime ore un nuovo spunto polemico, quello sul "faccia-a-faccia" Berlusconi-Veltroni, che ha in sé degli elementi paradossali, di totale autoreferenzialità (insomma, sintomatici del livello del dibattito politico e dell'immagine di sé della politica oggi): la polemica non sul contenuto, ma sul fatto di incontrarsi, sul come e sui se relativi. Insomma, pochezza e molto "già visto".
E' così che l'agenda politica sta cominciando a passare nelle mani di gruppi, più o meno variamente compostisi, che pongono sul tappeto delle questioni un po' più reali di quelle appena riferite: oggi è il momento della scuola e del "patto trasversale" proposto da cinquanta personalità di diverso orientamento, cui oggi offre molto spazio qui il quotidiano Avvenire. Il termine "patto" richiama alcune buone pratiche già in corso, a livello territoriale (in qualche caso in relazione ai temi di "Agenda 21"), e la proposta nella sua sostanza (con tutte le possibilità di discuterne questo o quel passaggio) ha il grande merito di mettere sul tappeto nei termini adeguati un argomento squisitamente civile e politico.

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