domenica 11 novembre 2007

dopo Milano, Udine

Dopo il bagno di folla del 27 ottobre a Milano, ecco l'appuntamento per la prima Assemblea Regionale del Partito Democratico, presso la Sala Congressi della Fiera di Udine.

Certo, Udine sarà più piccola e meno futuristica di Rho-Pero, comunque come non gradire il facile accesso al bar e la presenza di una seria zona Wi-Fi?...per non dire della certezza di trovare posto a sedere, e dell'efficienza del personale che ci accoglie. Il colpo d'occhio, come a Milano, dice che le donne sono tante, più della metà, e che hanno voglia di partecipare; che, come a Milano, i giovani (gli under 30) sono pochetti, ma che hanno tanta voglia di esserci anche loro!

In quanto eletto all'Assemblea Nazionale, partecipo a quella Regionale con diritto di parola, ma non di voto. Siamo, in totale, circa 150; presenti, alle 10 (orario d'inizio dei lavori) qualche dozzina in meno (due assenze pordenonesi di rilievo: Chiara Mio e Orazio Cantiello).

Oggi c'è la ratifica dell'elezione di Bruno Zvech a Segretario; si eleggeranno, all'interno dell'Assemblea, Presidente della stessa, Tesoriere e Vicesegretario; inoltre, saranno elette due Commissioni, una per lo Statuto ede una per il Programma.

Naturalmente, nei giorni passati, ci sono stati abboccamenti e colloqui per definire nomi e incarichi; a quello che risulta, il neoeletto segretario intende tener conto della varietà di sensibilità e (cosa, come noto, importante in una Regione come la nostra) provenienze.

Insomma, la lezione di Milano, dove la fase decisionale finale è stata, come dire, un po' troppo rapida, è stata, almeno, ben ponderata e valutata.

Si apre con l'elezione del Presidente dell'Assemblea. C'è stato accordo sul nome di Francesca Cardin (sulla quale posso garantire personalmente, visto che è la mia vicina di banco in Consiglio Comunale, a Pordenone!).

Il momento centrale della giornata è comunque il discorso di Zvech, che s'incentra su due temi fondamentali: il Partito Democratico, da una parte; il suo programma per la Regione, dall'altra.

Sul PD, Zvech ribadisce quello che già in campagna elettorale ha detto: è un partito, non un movimento spontaneista, quindi un'organizzazione se la deve dare, il più inclusiva possibile, però.

Un'organizzazione che, appunto, sappia stare sul territorio e sappia valorizzare modalità di adesione diverse, articolandosi anche tramite i Forum. Un partito che si ponga anche il problema di fare formazione.

Sul programma per la Regione, Zvech individua alcune linee:

a) il ruolo del Friuli-Venezia Giulia nel contesto internazionale, con le ricadute infrastrutturali connesse;

b) l'assunzione decisa del tema della sicurezza tra le priorità incontestabili, nella dimensione della qualità della vita quotidiana;

c) la necessità di definire linee più agili e attente alla persona per il Welfare; d) l'attenzione al ruolo del sistema formativo nel nuovo contesto.

Insomma, un discorso vasto, tenuto in buon italiano (cosa a mio avviso sempre rimarchevole) e con la consapevolezza della situazione politica e delle difficoltà connesse. Dal mio punto di vista, ho anche apprezzato la cura con la quale Zvech ha ripetuto che il PD pone al suo centro la persona nella sua unicità.
La discussione, che inizia verso le 11.45, risente (lo noterà il Sindaco di Pordenone, Bolzonello, e lo noterà anche Zvech: si veda in proposito la cronaca del Messaggero veneto ) di alcuni elementi liturgici della politica (una certa tendenza, insomma, alla divagazione), ma contiene alcuni spunti interessanti, che voglio evidenziare.
Il primo: il Grande Sconfitto delle primarie, Gianfranco Moretton, è intervenuto. Il suo è stato un discorso ecumenico, di augurio al Partito Democratico nella dimensione regionale, ma, comunque, il ghiaccio è stato rotto.
Il secondo: l'intervento meno gradevole è stato quello di Ilaria Celledoni, che ha avuto da ridire sul modo con il quale Francesca Cardin si è presentata (dietro richiesta della Celledoni stessa). Io credo che si possano contestare i metodi decisionali della politica, e ci mancherebbe, ma avventurarsi sul piano dei giudizi personali, beh...
Il terzo: gli altri due candidati alla Segreteria usciti sconfitti, Enzo Barazza e Francesco Russo, hanno fatto considerazioni e proposte precise.
Barazza ha molto insistito sulla necessità che l'auspicabile e futuro Illy-bis abbia un mandato politico più specificamente legato ai bisogni delle persone, che a quelli dell'impresa, e che la futura Giunta Regionale marchi, nella sua composizione, alcune precise novità di genere ed anagrafiche.
Francesco Russo ha insistito sul carattere costituente del momento attuale, ed ha invitato ad aprire il Partito ad un confronto costante con le associazioni e a dare ai Forum tematici un forte rilievo in termini di proposizione, affidandoli anche a figure esterne al Partito.
Per concludere:
a) vicesegretario del Partito, su proposta di Zvech, viene acclamata Attilia Marcolongo, di Udine;
b) tesoriere, sempre su proposta di Zvech, viene acclamato Diego Moretti, di Gorizia;
c) il vostro umile scrivano viene inserito nella Commissione di 25 persone che lavoreranno al Programma del PD.
P.S. Sulla giornata del 27, vedete anche il post di Francesco Russo e quello dello stesso Zvech.

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