mercoledì 14 novembre 2007

Partito Democratico e radicamento territoriale

Il solitamente ben informato Loris Del Frate in questo articolo sul Gazzettino di oggi (edizione di Pordenone), delinea un itinerario per la costituzione dei livelli periferici pordenonesi del PD con tanto di nomi, cognomi e strategie.
A tal riguardo, mi sento di voler dire alcune cose:
1) quella attuale, per il PD, si chiama fase costituente. Costituente è un participio presente, ed indica un'operazione in corso di svolgimento. Tutto, in altre parole, è (perchè così deve essere) provvisorio. E' quindi improprio immaginare fasi delineate non già dalla capacità progettuale, ma da una tendenza all'amministrazione di un esistente che non c'è (perché non c'è ancora un solo tesserato al PD, nemmeno Veltroni lo è!): c'è più bisogno, ora, di creatività, che di gestione;
2) lo spirito del PD è quello della trasparenza e della contendibilità. Ora, se è vero che i livelli provinciali (attenzione: parliamo dell'elezione di un coordinatore, non di un segretario!) verranno decisi dall'assemblea degli eletti alle Costituenti regionale e provinciale, nulla vieta che ciò avvenga secondo elementari criteri di competizione, e cioè:
a) con candidature esplicite, ed esplicitamente sostenute;
b) sulla base di un programma costituente, tanto più necessario perché, a mio povero avviso, è proprio a livello territoriale che si gioca la grande sfida del PD.

Si chiede troppo?

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