Da qualche settimana ho aperto con i miei allievi della II B del Liceo un blog a servizio della vita della classe.
Il blog lo trovate nel link sul menu qui a destra, ma comunque anche cliccando qui: per farlo funzionare, ho iscritto tutti gli allievi come "autori" e (quasi, per il momento) tutti si sono creati un account su Gmail.
In questi giorni abbiamo dato corpo ad un progetto collaborativo, che prende spunto anche da esigenze specifiche dei miei allievi, dato che buona parte di loro sarà maggiorenne per il 13 aprile e si troverà a votare per le Politiche e per le Regionali; insomma, abbiamo organizzato una rassegna stampa, che viene aggiornata giorno per giorno ed è aperta ai commenti. Ogni settimana due allievi seguono le vicende nazionali, due quelle regionali; a fine settimana, usando le funzioni collaborative di Google (condivisione dei documenti), preparano un sunto dei fatti e delle questioni salienti.
Facendo queste cose, mi sono chiesto se per caso non stessi appaltando un po' troppo invasivamente anche lo spazio del tempo più libero degli allievi; mi son risposto (anche se la risposta è provvisoria) che, invece, non faccio altro che dare visibilità a percorsi sottotraccia che invece la scuola normalmente capitalizza solo in parte. Percorsi che sono, appunto, legati alla capacità dei ragazzi di dar senso in tempi asincronici agli stimoli della vita quotidiana in classe; tutto questo di solito si perde, mentre, con un ambiente abitabile dove farne testimonianza, l'intuizione "fuori tempo" trova cittadinanza.
Per dire. Matteo S. ha avuto un'intuizione di lettura a margine di una lezione su Leopardi; l'ha messa nel blog, ed ora è parte di un percorso condiviso, è esplicita e fruibile, cosa che altrimenti non sarebbe accaduta. Ed è solo un primo esempio.
Il blog lo trovate nel link sul menu qui a destra, ma comunque anche cliccando qui: per farlo funzionare, ho iscritto tutti gli allievi come "autori" e (quasi, per il momento) tutti si sono creati un account su Gmail.
In questi giorni abbiamo dato corpo ad un progetto collaborativo, che prende spunto anche da esigenze specifiche dei miei allievi, dato che buona parte di loro sarà maggiorenne per il 13 aprile e si troverà a votare per le Politiche e per le Regionali; insomma, abbiamo organizzato una rassegna stampa, che viene aggiornata giorno per giorno ed è aperta ai commenti. Ogni settimana due allievi seguono le vicende nazionali, due quelle regionali; a fine settimana, usando le funzioni collaborative di Google (condivisione dei documenti), preparano un sunto dei fatti e delle questioni salienti.
Facendo queste cose, mi sono chiesto se per caso non stessi appaltando un po' troppo invasivamente anche lo spazio del tempo più libero degli allievi; mi son risposto (anche se la risposta è provvisoria) che, invece, non faccio altro che dare visibilità a percorsi sottotraccia che invece la scuola normalmente capitalizza solo in parte. Percorsi che sono, appunto, legati alla capacità dei ragazzi di dar senso in tempi asincronici agli stimoli della vita quotidiana in classe; tutto questo di solito si perde, mentre, con un ambiente abitabile dove farne testimonianza, l'intuizione "fuori tempo" trova cittadinanza.
Per dire. Matteo S. ha avuto un'intuizione di lettura a margine di una lezione su Leopardi; l'ha messa nel blog, ed ora è parte di un percorso condiviso, è esplicita e fruibile, cosa che altrimenti non sarebbe accaduta. Ed è solo un primo esempio.
3 commenti:
mi pare molto interessante quello che stai facendo!!!
Grazie! La forma sincronica di approfondimento e di condivisione, che un gruppo di diciottenni liceali può vivere, è davvero un'occasione meravigliosa, che a mio avviso può far crescere moltissimo la qualità delle relazioni e del sapere condiviso. Ci si mette molto in gioco, naturalmente, è questo è bene. Inoltre, la partenza del wireless civico potrà costituire un ulteriore elemento di spinta verso queste direzioni. Ogni consiglio e sostegno sarà benvenutissimo!
La ringrazio per Blog intiresny
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