martedì 16 ottobre 2007

politica e antipolitica

Tre-milioni-e-qualcosa di persone che hanno votato alle primarie "per" il Pd, in un momento di stanco entusiasmo per il governo e per la classe politica in generale, sono qualcosa di straordinario, una sorta di gesto di speranza che il ceto dirigente del neonato partito farà bene a prendere in seria attenzione, per il carattere ultimativo che mi pare di scorgervi.
Mi spiego: al termine di più di dieci anni di approcci, siamo arrivati a questa nuova formazione politica. Ora, nel giro di poco, pochissimo tempo, credo che si debbano dare risposte alle aspettative di chi ha votato, che sono aspettative di discontinuità: nei modi di fare politica, nei modi di organizzare la partecipazione politica, nei modi di rappresentare le esigenze politiche.
E qui sta il crinale stretto. Saprà, una classe dirigente che è in larga parte già navigata, avere la freschezza e la lngimiranza per guardare in queste direzioni? Lo vedremo presto.
In questo senso, ha ragione Mauro A. Del Pup nel suo commento al post di ieri (15 ottobre) di Francesco Russo: attenzione, la tribù dei "grillini" tacciata di antipolitica e i tre-milioni-e-passa delle primarie sono la stessa cosa, due facce di una medaglia che recita chiaramente il proprio testo, che è quello del rinnovamento della politica all'insegna della partecipazione, anche con forme nuove.
E già che ci siamo: i segretari eletti, a livello regionale, sono i segretari del PD.
Sono dunque, per chi nel Pd vuole riconoscersi, i "nostri" segretari. Non "dei nostri" o "dei loro": questa è la storia di prima.
E quindi, in Friuli-Venezia Giulia, buon lavoro a Bruno Zvech.

1 commento:

sondaggi&sondaggi ha detto...

Ho inserito un commento su Bora.la, prendendo come spunto un passaggio delle tue riflessioni con le quali sono molto in sintonia. Il commento lo potrai trovare qui: http://bora.la/2007/10/16/be-niente-male/ . A presto. Mauro di Ideepercordenons e non solo