25 aprile, fuori dalla finestra la giornata si presenta subito ambigua: un sole palliduccio, folate di aria freddina; insomma, un sospetto di primavera, ma cauto.
A metà mattina esco coi bimbi, mi fermo all'edicola e compero i giornali. I due giornali locali riportano le dichiarazioni di esponenti del PD locale, che ora si accorgono con qualche allarme dei temi della sicurezza e del peso della presenza degli extracomunitari.
C'è gente che lavora, stamane, a Pordenone. Ci sono due rumeni che stanno dipingendo le imposte di un negozio. C'è un lavavetri asiatico all'opera dentro uno sportello bancario. C'è una gru in azione, in un cantiere del pieno centro. Mi piacerebbe sapere di dove sia il manovratore.
Ci sono i "Grillini", in centro. C'è il giovane consigliere regionale, vestito da giovane consigliere comunale, che autentica le firme.
Le firme per il V2-day.
V vuol dire "vaffanculo".
Oggi, 25 aprile, è il Vaffanculo-2 day.
Lungo Corso Garibaldi due signori dell'età di mio padre, meridionali come mio padre (un po' più meridionali di lui, a sentirne l'accento), stanno animatamente discutendo: della indolenza dei meridionali, che non vogliono lavorare. Mi fermo un momento per accertarmi di aver sentito bene. Ho sentito bene.
Tante persone che parlano animatamente, per le vie di Pordenone.
E tutti, tutti: parlano tra di sé.
Parlano tra sé e sé.
Svoltato Corso Garibaldi, a pulire una vetrata, trovo un altro asiatico.
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