Ieri, di primissimo pomeriggio, qui la testata online "Parmaok" aveva dato notizia della mancanza di un pronome nel testo della versione di greco, un pronome che sarebbe stato decisivo per la comprensione del testo.
Luciano Canfora (che ha curato la prefazione ad una recente traduzione italiana del trattato dell'autore greco), qui, sul sito del "Corriere della Sera" aveva già ieri, in realtà, ridimensionato la cosa, definendola "ininfluente"; tornando in merito, nel suo commento nell' odierna edizione cartacea della testata milanese, lo studioso barese accenna ad un errore tipografico desunto dall'edizione oxoniense dalla quale è stato preso il testo, senza dilungarsi troppo.
Insomma, cos'è accaduto?
Ce lo spiega qui, in un PDF da manoscritto, che ben s'attaglia al contesto narrativo della faccenda, una collega torinese (Marina Girotto Bevilacqua): la questione sta in un accento non riportato ed in una sporcizia nella fotocopia. Infatti, se andate sul sito del ministero e scaricate il PDF del testo d'esame, noterete che manca l'accento ad "esto", l'imperativo da cui dipende tutta la prima parte del brano, e che in effetti, dopo "telos" della terzultima riga c'è un tenue segno, davvero una sporcizia, che potrebbe essere preso per un "punto in alto", un segno d'interpunzione, insomma (corrispondente ai nostri "due punti" o al "punto e virgola") che priverebbe di senso uno dei punti nevralgici del passo.
Non è, insomma, questione di pronomi mancanti; integrarli, avrà reso più esplicito il senso di un periodo, ma si tratta, appunto, di un intervento di semplificazione, non dell'emendamento di un luogo privo di coerenza testuale.
La questione è che, dopo lo scivolone montaliano della prima prova, attorno ai testi dell'Esame si è diffuso il sospetto; ed il sospetto genera attenzioni che vanno al di là anche di quanto, effettivamente, lo merita. Ma su questa cosa vorrei scrivere un altro post.
1 commento:
ho fatto la versione di greco corretta ma la commissione ha annullato il mio compito e quindi disposto l'esclusione dal prosieguo degli esami di maturità perche questo costituisce prova che ho copiato la versione . La spiegazione della commissione è che non avrei potuto fare la traduzione perche il testo del ministero era sbagliato . Supera quindi la 2° prova chi non ha fatto la traduzione . Averla fatta costituisce la prova di averla copiata e quindi l'esclusione dagli esami . E' giusta una simile cosa? qualcuno può aiutarmi ?
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