venerdì 6 novembre 2009

inneres Auge di Franco Battiato

Il testo della novità di Franco Battiato -oggi su SkyTG24 passavano una parte del video- l'ho trovato qui

INNERES AUGE
Come un branco di lupi che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da altissimi monti in rovina
Uno dice che male c'è a organizzare feste private
con delle belle ragazze per allietare Primari e Servitori dello Stato?
Non ci siamo capiti
e perché mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le Leggi dove regna soltanto il denaro?
La Giustizia non è altro che una pubblica merce...
di cosa vivrebbero ciarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito
Con le palpebre chiuse s'intravede un chiarore
che con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore: Inneres Auge, Das Innere Auge
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito
Ma quando ritorno in me, sulla mia via,
a leggere e studiare,
ascoltando i grandi del passato...
mi basta una sonata di Corelli, perchè mi meravigli del Creato!


Il clima è quello di "Povera patria" del 1991 e di "Delenda Carthago" del 1993, sembrerebbe: musicalmente, torniamo ai temi eoici del tump-tump. Come in passato, nei momenti duri, Battiato allude alla realtà del quotidiano e guarda poi sub specie aeternitatis.

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