lunedì 30 giugno 2008

consiglio comunale del 30 giugno

Ore 21,40.
Il Consiglio viene chiuso anticipatamente.
Ore 21,05.
Delibera 30/2008, piano comunale di settore sugli impianti di telefonia mobile (adottato il 22/10/2007): presentazione delle osservazioni e delle controdeduzioni.
Le osservazioni sono tre, il tecnico che per il Comune ha seguito la procedura le presenta, e indica le controdeduzioni.
Interviene Nicola Conficoni, a sostegno della qualità del piano e anticioando la consegna di due ordini del giorno sull'argomento, che il Sindaco fa, a nome dell'Amministrazione, propri.
A questo punto la delibera viene approvata, con votazione.
Ore 20,10.
Delibera 29/2008: l'Assessore Mio propone la localizzazione dei tre siti nei quali andare a localizzare i mercati rionali.
Dopo aver presentato la proposta di delibera, l'Assessore risponde ad una domanda di chiarimento di Matteo Rizzato (Forza Italia), ribadendo che l'interesse dell'Amministrazione è fare bandi per categorie merceologiche legate ad infrastrutture che garantiscano serietà degli operatori.
Elio Rossetto interviene per chiedere che anche Vallenoncello possa diventare oggetto di un mercato rionale futuro.
Intervengono anche Giuseppe Verdichizzi e Francesco Ribetti, che avrebbero gradito altri siti.
Santa Zannier chiede che la Commissione Bilancio sia convocata quando la Giunta avrà deliberato la reale apertura dei mercati rionali.
In merito ad una richiesta specifica di Elena Coiro, il Sindaco ribadisce che il sito scelto per l'eventuale apertura a Torre è rappresentato dalla piazza del quartiere.
La delibera viene, quindi, votata.
Ore 20,05.
Francesco Giannelli presenta la sua mozione (10/2008) sull'assetto idrogeologico. La mozione impegna Sindaco e Giunta a farsi parte diligente presso la Regione per la riperimetrazione del PAI (il Piano di Bacino Idrogeologico).
L'Assessore Martin replica dicendo che in Regione la procedura di riperimetrazione dovrebbe essere giunta a compimento, ma conferma dunque l'impegno della Giunta, facendo propria la richiesta di Giannelli.
Ore 19,55.
Mozione 9/2008, in merito alla possibilità di realizzzare l'area crematoria in accordo con il Comune di Aviano. La mozione viene presentata da Elena Coiro.
Il Sindaco interviene per dire che alcune delle condizioni, cui la proponente fa riferimento, in merito ad Aviano, sono cambiate, mentre è in corso una riflessioen con Conegliano, che si dovrebbe definire per settembre. Il Sindaco chiede dunque di sospendere la mozione fino a settembre, in attesa di un aggiornamento della situazione.
Ore 19.30
Si passa alla mozione 8/2008, presentata da Giuseppe Pedicini, in merito alla sospensione dell'attività delle circoscrizioni.
La mozione, in parte superata dagli eventi (l'attività delle Circoscizioni è ripresa), è l'occasione, per Pedicini, di richiamare il tema della riforma delle Circoscrizioni, che Forza Italia propone di ridurre a 4, con 12 consiglieri ciascuna.
Sul merito della mozione proposta da Pedicini e dal gruppo di FI, che verte sulla necessità che i Comuni organizzino i "parlamentini" di quartiere in maniera più efficace e comunque secondo le proprie intenzioni, il Sindaco fa proprie le osservazioni contenute.
La mozione, quindi, che spinge la Regione a votare una legge che conceda autonomia organizzativa in proposito ai Comuni (e quindi anche la possibilità che i Comuni non le mantengano), viene votata.
Ore 19.20.
Si passa alle mozioni, la prima riguarda via Aquileia e viene presentata da Giuseppe Pedicini, affinché si realizzino barriere insonorizzanti.
Interviene il Sindaco, appoggiando la mozione, e ricordando che i lavori sulla "Pontebbana" non dipendono né dalla Provincia né dal Comune.
La mozione viene approvata all'unanimità.
Ore 19,10.
Le interrogazioni vengono concluse dalla 34/2008, di Tropeano e Verdichizzi, sulla sperimentazione della raccolta differenziata in zona Rorai-Cappuccini.
Dopo la risposta dell'Assessore Martin, Tropeano replica ricordando i disagi che l'avvio della differenziata ha recato, auspicando che nell'estensione della procedura si tenga conto dell'esperienza.
Ore 18,55.
Si passa all'interrogazione 33/2008, sull'utilizzazione del campo di atletica "Agosti". Il proponente è Pietro Tropeano.
Il Sindaco risponde ricordando che il Comune richiederà alla Regione una completa ristrutturazione del campo di atletica, con copertura delle tribune e rifacimento degli spogliatoi. Si pensa anche ad una tensostruttura coperta per allenamenti in caso di maltempo.
Dopo queste risposte, il proponente si dichiara parzialmente soddisfatto.
Ore 18,40.
Si apre con le interrogazioni (30 minuti): la prima è la 32/2008, presentata da Elena Coiro, e riguarda le autorizzazioni per i nuovi stalli nel mercato comunale di Pordenone.
L'Assessore Mio ricostruisce la vicenda dell'assegnazione degli stalli, evidenziando che nessun operatore è stato svantaggiato dalla procedura. L'Assessore ricorda di aver tenuto diversi incontri con gli operatori del mercato.
La proponente si dichiara parzialmente soddisfatta.
Ore 18,01.
Il Consiglio comunale di Pordenone di oggi, 30 giugno, ha questo ordine del giorno. A seguire gli aggiornamenti.

domenica 29 giugno 2008

lettere paoline

Segnalo a tutti un sito che s'inaugura ufficialmente oggi, con l'avvio dell'anno paolino: Lettere Paoline. Tra i curatori c'è un naoniano genius loci, il pordenonese Luigi Walt, al quale vanno i miei complimenti ed i miei auguri per l'impegnativo progetto.

sabato 28 giugno 2008

non solo agli esami

Se fate caso al nuovo spot televisivo della carta igienica "Foxy", lo vedete ambientato nel (didascalia) 1308, nella casa di Dante a Firenze. Come è noto, Dante era in esilio, fuori dalla sua città, nella quale non sarebbe mai tornato, dal 1302.

la "Bacchelli" a Federico Tavan: un aggiornamento

Nella strada per la concessione a Federico Tavan dei benefici della "legge Bacchelli", che il Comune di Pordenone ha sostenuto con una mozione specifica, da me presentata, il 26 novembre dell'anno passato, un passo ulteriore è costituito dalla pubblicazione, attesa per settembre, da parte dell'editore Forim di Udine, di un volume di contributi critici dedicati al poeta di Andreis ed originati proprio dalla serata pordenonese. Ci stanno mettendo una grossa mano, per aspetti diversi, Pierluigi Cappello (al quale mi onoro di aver fornito un umile, piccolo contributo) e Danilo De Marco.

martedì 24 giugno 2008

Pordenone. Consiglio comunale del 23 giugno

E' a margine del Consiglio comunale che avviene la cosa di maggior rilievo della serata, quando Sergio Bolzonello legge il comunicato stampa in merito al suo incontro con l'Assessore Regionale alla Sanità, Kosic, per vagliare le due ipotesi sul futuro dell'Ospedale.
In sintesi: la Regione vaglierà pro e contro delle due soluzioni (nuovo ospedale nel sito esistente o in un nuovo sito); il Comune non è pregiudizialmente contrario a nessuna scelta, fatta salva una certezza su tempi, finanziamenti, mantenimento dei livelli di qualità. La Regione, ad ogni modo, garantisce la realizzazione della "Cittadella della Salute".
Insomma: c'è una buona probabilità che si vada verso l'edificazione dell'Ospedale in Comina.
Dopo una mozione Coiro-Loperfido di invito a tener aperto un tavolo con tutti i commercianti della nuova Zona a Traffico Limitato nel tratto conclusivo di via De Paoli, dopo l'approvazione della variante per un intervento di riqualificazione in via Caboto, si passa all'approvazione delle linee guida del Piano Strutturale Comunale, insomma i punti di riferimento del nuovo Piano Regolatore. Elaborate in più riunioni congiunte delle Commissioni, le linee sono abbastanza larghe, in realtà, da autorizzare visioni diverse della città e del suo futuro: sono approvate all'unanimità, ma gli inteventi dei vari Gruppi Consiliari hanno delineato, appunto, visioni molto diverse di Pordenone, che troveranno modo di esprimersi nel prosieguo di questa vicenda.

lunedì 23 giugno 2008

un altro campionato...

Il Guardian pubblica qui, prendendola da qui, la classifica dei 100 intellettuali più influenti al mondo.
Gli italiani? Due: Umberto Eco, numero 14 della lista, e Gianni Riotta, numero 79.

narratologia, rigori e generazioni

L'avventura europea della nazionale di calcio si chiude con spunti narratologici interessanti.
C'è la lettura di primo livello: l'atto conclusivo è siglato da colui che verrà senz'altro identificato come il Capro Espiatorio della spedizione, lo smarrito Di Natale, che chiude per noi la competizione e, con un'altra Incompiutezza, la storia in Nazionale dell'Eterno Incompiuto (Alessandro Del Piero, l'ultimo rigorista designato).
Ma, come spesso avviene, il Capro Espiatorio non è il Vero Colpevole: ed è qui che passiamo alla lettura di secondo livello. La quale ci dice che a siglare i due gesti scellerati che hanno aperto e chiuso l'Europeo è il Centravanti Che Gioca Per La Squadra, in due (sintomatici e antitetici) gesti d'egoismo: Luca Toni, che prima della Sagra del Tulipano ha voluto indirizzare verso la porta quello che di fatto era un facile assist per Di Natale, e che ieri, ad un soffio dalla fine, ha corretto la traiettoria di un cross (indovinate di chi? di Di Natale...) destinato al nostro Uomo del Destino (questa volta, anche lui, Incompiuto), Fabio Grosso.
C'è, poi, la riflessione generazionale. Il selezionatore sconfitto, Roberto Donadoni, è (stato) uno dei rari esempi in Italia di Quarantenne Al Posto Di Comando. Da quasi coetaneo, mi ci sono ritrovato, soprattutto nella palese sensazione di dover cercare una propria credibilità, e di non potersi affidare solo alla propria competenza, alla propria serietà, che pure sarebbero altrove segni di grande spessore. Davvero l'icona di una generazione fuori posto.
Ed ora, il Grande Ritorno quasi messianico del Sessantenne Di Successo. E qui non serve andar oltre, vero?, quando si dice che il calcio è lo specchio di una società (Per noi, e solo per noi, il passato è futuro e il futuro, passato: Roberto Beccantini, "La Stampa").

sabato 21 giugno 2008

Montale e la parafrasi

La clamorosa svista nella traccia di analisi testuale su Eugenio Montale ha prodotto una catena di conseguenze ben oltre la rimozione della dirigente ministeriale alla quale facevano capo le scelte in merito alle prove. E' -come scrivevo ieri- montato un clima di sospetto, da "caccia all'errore", che ha prodotto la classica notte hegeliana nella quale tutte le mucche sono nere: sospetto che, insomma, ha fatto cercare errori che in qualche prova c'erano, in qualche prova no, in qualche altra magari c'erano, ma erano diversi da quelli scoperti (si veda la vicenda della prova di greco...).
Vorrei comunque tornare sull'errore "montaliano" (che errore è, come ricorda Giovanni Pacchiano qui). Chi segue gli Esami, avrà notato che, rispetto ad una modalità di composizione abbastanza tipica negli anni passati, questa volta è mancata la richiesta di formulare la parafrasi del testo. La parafrasi: quell'esercizio umile e lessicalmente artigianale, che però ci ricorda che in principio viene il Verbo, e che ci porta a dare il dovuto rispetto alla parola che abbiamo di fronte. Difficilmente un'attitudine alla parafrasi avrebbe consentito l'infortunio.
A me pare che la cosa non sia da poco. La parafrasi vuol dire rispetto, attenzione, educazione: insomma, un rapporto con l'altro aperto alle scoperte che l'altro può recare: invece, purtroppo, l'infortunio dell'esame sembra confermare che ormai basti solo parlare -di che, di chi, è meno rilevante; e che la cosa riguardi l'autore delle Occasioni pare addirittura paradossale.

venerdì 20 giugno 2008

notizie dal tempo fuori dal tempo

Da un luogo diverso, eppure uguale, eppure diverso, rispetto a quello che produce gli accidenti fenomenici ai quali ci sforziamo di attribuire un senso che neppure evocano, ecco che viene l'intervista di Emanuele Severino ad Armando Torno, sul Corriere di ieri, giovedì 19 giugno, con questa stupefacente conclusione:
"è possibile esprimere con l' affermazione di Eraclito: «Sono attesi gli uomini, quando sian morti, da cose che essi non sperano né suppongono». A questo punto aggiunge: «Da cose che sono infinitamente "di più" di ciò che essi desiderano, suppongono, sperano di ottenere». Una pausa, un sorriso, e mentre sistema i due volumi di Platone precisa: «Infinitamente "di più" di ciò verso cui vuole condurre la stessa speranza cristiana, e dunque "di più" di ogni "immortalità" e di ogni "resurrezione della carne" che a speranze di questo genere sono connesse». Ancora un brevissimo silenzio. Poi conclude: «Siamo destinati a qualcosa che è infinitamente "di più" di tutto quanto il più insaziabile dei desideri può volere»."

Esame di Stato: dov'era il problema nella versione di greco?

Ieri, di primissimo pomeriggio, qui la testata online "Parmaok" aveva dato notizia della mancanza di un pronome nel testo della versione di greco, un pronome che sarebbe stato decisivo per la comprensione del testo.
Luciano Canfora (che ha curato la prefazione ad una recente traduzione italiana del trattato dell'autore greco), qui, sul sito del "Corriere della Sera" aveva già ieri, in realtà, ridimensionato la cosa, definendola "ininfluente"; tornando in merito, nel suo commento nell' odierna edizione cartacea della testata milanese, lo studioso barese accenna ad un errore tipografico desunto dall'edizione oxoniense dalla quale è stato preso il testo, senza dilungarsi troppo.
Insomma, cos'è accaduto?
Ce lo spiega qui, in un PDF da manoscritto, che ben s'attaglia al contesto narrativo della faccenda, una collega torinese (Marina Girotto Bevilacqua): la questione sta in un accento non riportato ed in una sporcizia nella fotocopia. Infatti, se andate sul sito del ministero e scaricate il PDF del testo d'esame, noterete che manca l'accento ad "esto", l'imperativo da cui dipende tutta la prima parte del brano, e che in effetti, dopo "telos" della terzultima riga c'è un tenue segno, davvero una sporcizia, che potrebbe essere preso per un "punto in alto", un segno d'interpunzione, insomma (corrispondente ai nostri "due punti" o al "punto e virgola") che priverebbe di senso uno dei punti nevralgici del passo.
Non è, insomma, questione di pronomi mancanti; integrarli, avrà reso più esplicito il senso di un periodo, ma si tratta, appunto, di un intervento di semplificazione, non dell'emendamento di un luogo privo di coerenza testuale.
La questione è che, dopo lo scivolone montaliano della prima prova, attorno ai testi dell'Esame si è diffuso il sospetto; ed il sospetto genera attenzioni che vanno al di là anche di quanto, effettivamente, lo merita. Ma su questa cosa vorrei scrivere un altro post.

giovedì 19 giugno 2008

i temi dell'esame di Stato 2008 - greco

Qui trovate il testo della versione di greco assegnata.
Dato che quest'anno non sono Commissario, ho avuto il tempo, da casa, di seguire l'andamento online delle anticipazioni, ed in effetti, alle 8.32, sul Forum di studenti.it (tanto per citare uno dei siti più noti) era già stato segnalato il testo di Luciano.
Bando alle tristezze, comunque, e veniamo alla versione.
Il testo si divide in due lunghi segmenti, dei quali il primo poggia sull'imperativo "esto" ("sia") che introduce, sotto forma di nominativi di aggettivi e di participi, le caratteristiche che devono essere proprie dello storico. In questa prima parte possono aver costituito motivo di qualche difficoltà i seguenti punti:
a) il participio futuro "onomason", che va reso con una perifrasi, ad esempio "sarà capace di chiamare", o "sarà intenzionato a chiamare";
b) "achri tou", da cui dipende l'infinito, che va reso (come anche successivamente) con senso consecutivo ("al punto di");
c) "ti tode doxei", interrogativa indiretta retta da "loghizomenos"("cosa parrà a questo", con una forte connotazione colloquiale; è questo il punto in relazione al quale, in alcuni Licei, le Commissioni hanno integrato il testo con un altro dimostrativo, dando al costrutto un valore compendiario, "cosa parrà a questo o a quello"; francamente, comunque, qui il taglio, ancorché non elegantissimo, non rende la frase incomprensibile o immotivata grammaticalmente).
Più complesso il secondo segmento del testo, che molti studenti avranno compreso riportare quasi alla lettera un noto giudizio di Tucidide sul senso della propria opera storica. Qui i punti più scabrosi possono risultare:
a) il participio predicativo "thaumazomenon" retto da "oron" ("vedendo che...");
b) "ho telos an tis eu phronon hypothoito historias", relativa dipendente da "epaghei" ("introduce"), in cui il soggetto è l'indefinito "tis", il predicato verbale, con valore potenziale, è l'ottativo aoristo "hypothoito", il complemento oggetto "telos": "introduce il fine della storia che uno, ben ragionando, potrebbe immaginare";
c) "hos" spiega il contenuto della relativa precedente, va reso con espressioni come "cioè che";
d) segue un periodo ipotetico, la cui protasi è "ei...ta homoia katalaboi" ("se capitassero fatti simili"); l'apodosi, che è la subordinata introdotta dall'"hos" dell'inizio della frase, è costituita da "echoien", che pone le due ultime rilevanti difficoltà del testo, vale a dire quella lessicale (va inteso come "potrebbero" e regge l'infinito successivo," chresthai") e quella logica, in quanto va sottinteso un soggetto al maschile plurale (desumibile dal participio "apoblepontes"), "gli uomini".
In sintesi: un testo dotato di senso compiuto, che richiama argomenti di notevole importanza che vengono svolti nel corso della III Liceo. La prima parte è alla portata di parecchi (anche se non proprio di tutti); la seconda, senza proporre passaggi di perigliosa complicazione, manifesta comunque una maggiore difficoltà.

mercoledì 18 giugno 2008

i temi dell'esame di stato 2008 - italiano

Queste sono le tracce d'italiano dell'Esame di Stato di quest'anno.
Erano abbastanza nell'aria quella sulla Costituzione e quella sulla sicurezza nel lavoro, che appaiono dotate di una (fin troppo) abbondante quantità di fonti utilizzabili per l'elaborazione del proprio compito (abbondanza di fonti che si riscontra anche nella traccia sulla rappresentazione dello straniero, e che rende piuttosto difficile rispettare la consegna ministeriale sulla lunghezza di 4-5 colonne di metà foglio protocollo...).
La traccia di analisi testuale su Montale presenta un vizio di "confezione", a causa della quale la poesia sarebbe dedicata ad una donna (e non all'uomo "lontano", verso 5) . Questo, comunque, non dovrebbe aver creato grossi patemi interpretativi: il testo appare alla portata di un allievo dotato di una preparazione "normale", sia per la puntualità delle domande analitiche, che per la possibilità, nel terzo quesito, di svolgere vuoi un inquadramento della produzione del poeta, vuoi (in alternativa) una "carrellata" sulla figura femminile nella produzione dell'autore (argomento che, a dire il vero, è maggiormente proprio della produzione di Montale successiva ad Ossi di seppia). Notiamo qui che pure la traccia di storia è dedicata alle donne (senza timor d'equivoco, in questo caso).
Si conferma la tendenza, per il tema "scientifico", ad assegnare lavori non specifici, ma che piuttosto sondino le ragioni della scienza e della tecnica (con inevitabile possibilità di dar luogo a sviluppi "retorici"); la quarta proposta, cioè il "tema", sviluppa senz'altro un argomento che fa parte del vissuto quotidiano, non solo dei giovani.

martedì 17 giugno 2008

consiglio comunale del 16 giugno

Il Consiglio comunale ha approvato ieri il Bilancio Consuntivo relativo al 2007 e le proposte di modifica di Bilancio. Come di consueto in questi casi, la seduta è stata lunga, prevalentemente incentrata su interventi di consiglieri di minoranza in merito a questa o quella voce di bilancio, o (più raramente) in merito ai criteri di indirizzo delle spese e degli investimenti.
La cosa che mi ha più colpito è stata la sicurezza, da parte di diversi consiglieri del PDL, che i traferimenti a compensazione dell'ICI sulla prima casa, abolita dal governo, non ne colmeranno l'entità, e che quindi in qualche modo si dovranno tagliare voci di bilancio. Quali? Eh eh, qui sta la questione...
A margine, mi permetto una notazione da stakeholder, con un interessante esempio di quella che gli antropologi chiamano persistenza. La consigliera Santa Zannier ritiene ancora che gli insegnanti stiano in vacanza da giugno a settembre...

mercoledì 11 giugno 2008

precarietà

Uno legge questo e capisce che l'espressione "vita precaria" riguarda ben altro che la proprie farse piccoloborghesi a sfondo, tipicamente, matrimoniale.
E' un po' di tempo che mi sento uno stronzo, oggi pomeriggio mi sento decisamente uno stronzo.

martedì 10 giugno 2008

consiglio comunale del 9 giugno 2008

Tre interrogazioni, poi la metamorfosi in seduta congiunta delle commissioni per emendare le linee guida del Piano Strutturale (e per sentire esporre visioni diverse della città: a me, quello che ha colpito più di tutto, è la diffusa paura del futuro, mascherata in multiformi maniere...); ad aleggiare, talora manifestandosi in presenza, la figura del Sindaco e la inevitabile verifica di maggioranza che si sta aprendo. Giorni strani, a loro modo importanti, si avvicinano.

sabato 7 giugno 2008

nei corridoi vuoti della scuola vuota l'ultimo giorno di scuola, guardando il parcheggio del Centro Studi

Studenti in uscita nella piazza-parcheggio.
La storia che si muove.
Qualche diritto Romano, un gran Saraceno, un Unno o due, un ambiguo Franco, un tenero Sassone, qualche gentile Vandalo, dei generosi Avari, degli imberbi Goti.
I Normanni, intanto, bevon calvadòs.

venerdì 6 giugno 2008

pensiero della differenza (i "veri" uomini di oggi)

Ho in casa un prototipo della femminista che non rinnega la femminilità, nella fattispecie della mia oggi quinquenne delizia a nome Benedetta Antonia, alias (tra gli altri) Topina.
Esempio, odierno: al rientro dalla festa di compleanno, Benedetta comincia ad assemblare i pezzi della cucina di legno che le è stata regalata.
"Faccio da sola! Ti chiamo solo se serve!"
Poi.
Sul divano, mentre legge: "Papi, mi porti un po' di pane e Nutella?" (guardo sua madre, cenno d'assenso: giorno di compleanno, diritto a strappare varie regole).
Porto pane e Nutella.
"Ringrazia papà", le dice Daniela.
Ed ecco:
"Grazie, papi, ti sei comportato da vero uomo".

quiz

"Ah, la storia. Non c'è gaudio che in me lei non dissecchi."
Di chi si tratta?

giovedì 5 giugno 2008

le grandi questioni metafisiche di fine anno scolastico

Il voto, o la qualità?
Le relazioni collettive, o le prestazioni individuali?
L'insegnante-Fiorello o l'insegnante-Mourinho?
La cruda realtà o le dolci perifrasi?
Bravi e gelidi, o scarsi e umani?
Assertivi o inquisitivi?

Niente pacati equilibrismi.
Rispondete aut-aut.
Rispondete senza barare.

E poi, fatevi sapere.

Perché è un test d'autoconoscenza.
Ed è anche un test politico.