Come si legge anche qui, l'inevitabile tendenza alla concentrazione e all'accorpamento indotta nelle Università italiane dalle ristrettezze economiche comincia a provocare conseguenze rilevanti: insomma, dall'anno prossimo Udine e Trieste si avviano a unificare le loro Facoltà di Lettere.
Significativo il commento della Preside di Lettere di Trieste,l'italianista Cristina Benussi: «Non più in competizione con Udine, non possiamo più offrire tutto dappertutto, chi ha una passione di studio autentica farà questi 60 chilometri».
La notizia, di sponda, mi riporta alle riflessioni di un post precedente sulle incognite che riguardano il futuro della presenza universitaria a Pordenone.
martedì 3 novembre 2009
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10 commenti:
Anzi, potrà farne anche di più di 60 Km.; dopotutto siamo in Europa e andare a studiare in altre nazioni aiuta a crescere e a comprendere altre mentalità, senza chiudersi lungo le sponde del Noncello e dei suoi politici locali, troppo interessati all'Università a PN per i propri ai ritorni economici ed elettorali...
O 'Il fiume' ha bisogno di questo spot elettorale?
Quale sarebbe lo spot elettorale, mio caro Confucio? Illuminami.
"Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico". (Franz Kafka)
Ora sei illuminato?
Vabbè, divertiti, caro.
Colpito e affondato?
Ah, ah, ah...... :-)
Notte, caro.
p.s. per caso 'felice e confusa/o' per citare una canzone di qualche anno fa di Carmen Consoli?
Caro Confucio, mi piacerebbe che tu entrassi nel merito delle questioni. Altrimenti, per quanto simpatico tu mi sia, l'impressione è che tu sia finito in un Confucionale. Se mi espliciti la citazione, magni te habeo. Vale.
Caro piccolo neo-Don Abbondio, ora ti rifugi nel "latinorum"?
E il progressismo de 'il fiume' è già ritorno all'Arcadia?
Peccato...c'è ancora tanta Confu-sione in te...
Ho capito, Confucio, vuoi giocare solo al gioco che vuoi tu e come vuoi tu, ma non è divertente, e lo fannbo già in tanti.
Pazienza.
Era carina la tua risposta.
Ora ti autobanni?
Secondo me la semplice (e vera) citazione di Kafka ti ha un po' 'destrutturato', politicamente parlando (per ricordare anche Claude Lévi-Strauss)...
Mandi :-)
La variantistica d'autore è un aspetto affascinante del mio mestiere, e certo lo statuto grigio del destinatario rende grigia e sperimentale anche la risposta. C'è poi da aggiungere che uno dei motivi di fascino dello scrivere qualcosa è che chi legge interpreta come vuole. Non ogni interpretazione è attendibile (altro motivo di interesse del mio mestiere): certo è che ogni interpretazione dice qualcosa di chi interpreta.
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