martedì 11 dicembre 2007

dopo il Consiglio

Per la cronaca, la votazione del Bilancio preventivo per il 2008 del Comune di Pordenone ha avuto il seguente esito:
favorevoli 24; contrari 9; astenuti nessuno. Erano presenti, al momento del voto, 33 aventi diritto su 41.

Che dire?
Il Bilancio preventivo nasce con modalità molto diverse dalle "leggi finanziarie" di Stato o Regioni. E', in sostanza, un atto della Giunta comunale, che nasce dalla lettura delle esigenze del territorio e delle disponibilità di cassa (spesso, a loro volta, legate a trasferimenti da Stato o Regione).
E' un documento politico, insomma, ed in quanto tale viene interpretato e valutato -secondo l'accezione che "politico" assume per i vari protagonisti del Consiglio comunale.
Ecco così che
1) alcuni interpretano il documento soprattutto nelle sue implicazioni per il quartiere o la Circoscrizione d'appartenenza, come è avvenuto ieri per Elio Rossetto e Calogero Lopipero;
2) oppure, si mettono in evidenza le questioni legate alla sfera che rientra nelle proprie competenze interessi professionali (come hanno fatto, ieri, Giuseppe Verdichizzi, Alvaro Piccinin, Paolo Taiariol ed in parte Pietro Tropeano e Giovanni Franchin);
3) oppure, si toccano argomenti legati ad una propria sensibilità specifica (Walter Manzon e le tematiche del risparmio energetico);
4) alcuni collocano il documento in un quadro politico nazionale, per marcare un'identità di appartenenza e di antagonismo (così ha fatto Matteo Rizzato);
5) alcuni mettono in evidenza temi più specificamente cari alla parte politica di appartenenza (Monia Giacomini, sul sociale; sempre sul sociale, ma da altri presupposti, Elena Coiro ed Emanuele Loperfido; più sulla sicurezza, Francesco Ribetti);
6) la parte più vicina alla Giunta, cioè la maggioranza politica, o mette in evidenza i risultati raggiunti in determinati ambiti (come hanno fatto Flora Bomben, Paolo Taiariol, Salvatore Averna; Matteo Bozzer) o sottolinea l'efficacia dei processi di partecipazione politica che si mettono in atto (Maria Giordana Panegos);
7) oppure, infine, si parte dal Bilancio per far percepire il proprio orientamento rispetto alla vita politica cittadina: così ha fatto Orazio Cantiello, sancendo in maniera netta , dopo il periodo di riavvicinamento legato all'avvio del Partito Democratico, l'allontanamento dalla maggioranza; così hanno fatto i membri del neonato (da una spaccatura storica di Forza Italia) "Gruppo della Libertà", ed in particolare tra loro Franco Giannelli, insistendo sui temi della sicurezza, della tassazione, dell'aspetto estetico della città.
Si è parlato molto di viabilità, di sicurezza, di transizione demografica, d'ambiente, di rifiuti, di ICi e di Tarsu.
Molto poco si è parlato di cultura e di formazione. Anche questo un segno dei tempi (attuali): conti da tener sott'occhio, alcuni argomenti di maggior evidenza mediatica.
In ogni caso, sono chiare le priorità del 2008:
1) nei lavori pubblici, l'avvio del restuaro di Villa Cattaneo, l'avvio della progettazione della "nuova" piazza Risorgimento, la ripresa dei lavori per la Biblioteca, la messa in sicurezza di nuovi tratti di viabilità;
2) sul piano urbanistico, l'avvio del Piano Regolatore;
3) sul piano ambientale, la definizione (entro aprile) delle nuove modalità per la raccolta differenziata e la continuazione del lavoro sul risparmio energetico;
4) sul piano sociale, l'avvio del nuovo Piano d'ambito, la gestione della transizione demografica nelle sue continue ridefinizioni e, sopratutto, la gestione di "wireless Naonis";
5) sul piano culturale, la continuazione del lavoro capillare di coinvolgimento delle associazioni nella vita della città;
6) sul piano del sistema formativo, il consolidamento della valorizzazione del Consorzio Universitario.
E, da ultimo. Grazie ai visitatori della "diretta blog" di ieri.

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