La Commissione Statuto del PD sta lavorando alla discussione della bozza, che potete scaricare da qui, della quale vi propongo questo passaggio:
CAPO II
Formazione dell’indirizzo politico, composizione, modalità di elezione e funzioni degli organismi dirigenti nazionali
Formazione dell’indirizzo politico, composizione, modalità di elezione e funzioni degli organismi dirigenti nazionali
Articolo 3.
(Segretario/a nazionale)
1. Il/la Segretario/a nazionale rappresenta il partito e ne esprime l’indirizzo politico, anche ai sensidell’articolo 1, comma 2, sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione, ed è indicatodal partito per l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.
(Segretario/a nazionale)
1. Il/la Segretario/a nazionale rappresenta il partito e ne esprime l’indirizzo politico, anche ai sensidell’articolo 1, comma 2, sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione, ed è indicatodal partito per l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.
Dunque: il Segretario nazionale del PD è per definizione anche il candidato del PD alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Quindi, nel caso il Segretario del PD divenga Capo del Governo, dovrà essere immediatamente eletto un suo successore che sarà anche il futuro candidato al suo ruolo governativo.
Domanda: un sistema come quello italiano è in grado di reggere questi duopoli (già ora la coabitazione Prodi-Vetroni è tutt'altro che facile)?
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