venerdì 28 dicembre 2007

Un metro di valutazione per il PD

Trovo nel blog di Bruno Zvech questo interessante commento di un visitatore in merito al post del Segretario Regionale del PD su Lamberto Dini. Beh, mi pare che il signor Mario indichi bene tre criticità che riguardano il nascente PD, soprattutto in merito all'autoreferenzialità e all'arroganza.

Ecco il commento.

Mario ha detto: 28 Dicembre 2007 at 9:16 am
...Diciamo che mi riservo il giudizio sulla coalizione su tre punti.
Primo. Capacità di governo. Valutazione molto negativa su quella espressa a livello nazionale, difficile su quella regionale, dove ancora non distinguo tra immagine e realizzazioni e con forti dubbi sulla governance.
Secondo. Autoreferenzialità. La reazione all’antipolitica mi pare si stia concretizzando nel rinchiudersi tra di loro. Credo che nei prossimi mesi vi saranno estenuanti riunioni interne al pd e poco tempo/voglia di misurarsi all’esterno. Trovo per esempio sconcertante che partiti (ed anche sindacati) invitati ad ascoltare i “cittadini” nelle pur modeste, ma non modestissime, riunioni di Cara Democrazia non trovino un’ora e mezza al mese per partecipare.
Terzo e conseguente. Arroganza. Permane l’atteggiamento del sotutomi, fazotutomi, ragazzino lasciami lavorare.Conclusione. Giudizio appunto sospeso. Il centrodestra, sui tre punti, ha dato già ampiamente prova di sè sia a livello nazionale che regionale. Invotabile. Però resta l’alternativa della astensione.Il centro-sinistra vuole il mio voto o se ne frega? Se lo vuole, dovrà corteggiarmi, ma tanto.Ecco, in questo senso, mi sento meno triste e frustrato. Mo’ sono loro che dovranno farsi in quattro per convincermi.Mi sa che io, noi, cominciamo a poter tenere il coltello dalla parte del manico.O no, Bruno?

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